Il comunicato stampa della Casa della Pace.
Al via la quarta edizione del Festival della Pace di Parma, organizzato da Casa della pace con il Comune di Parma. Dal 4 ottobre al 6 dicembre 2025.
Lo abbiamo intitolato Urlo dell’umanità a rimarcare la gravità della situazione attuale quando un genocidio avviene davanti a nostri occhi e non viene impedito; quando sul confine ad Est dell’UE aumenta gravemente ad ogni giorno la tensione; quando stiamo armandoci sempre di più, in modo imponente, come se la guerra fosse l’unico orizzonte prospettabile e una “mentalità” cui dovremmo adeguarci.
Urlo è anche il nostro no alle guerre, alla militarizzazione, agli incrementi delle spese militari. Abbiamo solidi riferimenti nella Costituzione Italiana, nella Carta fondativa delle Nazioni Unite, nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che ci prospettano di vivere tutti in pace, anzi in spirito di fraternità gli uni verso gli altri. Al bellicismo contrapponiamo il ripudio della guerra e la cultura della pace e della nonviolenza, fatta di impegno quotidiano, di iniziativa dal basso, di mobilitazione.
Lo esprimiamo anche attraverso gli appuntamenti del festival, che coinvolgono decine di Associazioni, le Scuole, l’Università degli Studi di Parma.
Il festival si aprirà con il concerto offerto dai Musicisti per la pace e il disarmo. Ospiteremo quindi l’Assemblea costitutiva della Rete pace e nonviolenza dell’Emilia Romagna. Parteciperemo con tante altre persone di Parma alla Marcia Perugia-Assisi, avendo Casa della pace già organizzato diversi pullman.
Numerosi i relatori che arriveranno a Parma per gli incontri del festival: Federica Genovese, Francesco Vignarca, Carlo Cefaloni, Nicolas Marzolino, Alessandro Colombo, Giacomo Alessandroni, Azra Nuhefendic, Safwat Kahlout, Marta Gatti, Anna Maria Selini, Giorgio Fruscione, Maria Mercedes Rossi, Georg Zeller e altri ancora.
Riceveremo Pero Sudar, vescovo di Sarajevo al tempo della guerra. Ci sarà Kim Aris, figlio di Aung San Suu Kyi, Premio Nobel per la Pace 1991 e attualmente ancora incarcerata dal regime militare birmano. Incontreremo la delegazione della Comunità di pace di San José de Apartadò (Colombia) di ritorno dalla Perugia-Assisi. Nel tempo del festival verrà proiettato il film Portuali che tratta di persone che ai porti si oppongono al carico e al transito di armi. Arriveranno infine i Modena City Ramblers.
Tanto altro lo si potrà trovare nel programma del festival e più dettagliatamente nelle schede e nei comunicati stampa del Comune e di Casa della pace che verranno prodotti a presentazione delle singole iniziative, e saranno reperibili anche sul sito di Casa della pace e sul sito del Comune.