Sono quasi 200 i volontari che si sono alternati al Pala Ponti da marzo a maggio, ogni singolo giorno, dalle sette di mattina alle otto di sera. 3927 ore di volontariato in aiuto ai medici, agli infermieri ma soprattutto agli anziani che si recavano a Moletolo per essere vaccinati. Molti erano spaventati, disorientati. I volontari li hanno accolti, coccolati e accompagnati. Un sorriso che ha fatto la differenza e ha reso più semplice e umano questo momento.
Quando l’Ausl ha chiesto aiuto, il volontariato ancora una volta non si è tirato indietro. Sono quattro le associazioni che si sono alternate sotto le volte della grande palestra: Donatori di coccole, Intercral, Vapa e i “claun” di VIP. Al loro fianco tanti semplici cittadini che hanno aderito all’appello del Progetto Non più soli con parma welFARE. Volontari presenti in sala ma anche dietro le quinte del pala Ponti per dare gli appuntamenti al telefono.
Assistenza pubblica e Croce Rossa si sono occupate dei trasporti: decine di passaggi dalle case delle persone a Moletolo per chi aveva difficoltà a spostarsi, supportati nell’organizzazione dai volontari del Punto di Comunità in ospedale. La logistica all’esterno del pala Ponti, invece, è stata affidata all’efficienza della Protezione Civile.
Una squadra eccezionale a servizio della comunità, dove CSV Emilia ha avuto un ruolo strategico, e che ha dimostrato come l’insieme delle persone e delle competenze, possa fare la differenza e che tutto funziona al meglio se ciascuno fa la sua parte, anche se piccola.
“Sono stati tre mesi intensi, meravigliosamente pieni. Pieni di vita vera, di sorrisi sotto le mascherine, perché lo capisci dagli occhi, quando ti fanno un sorriso. Pieni anche di affanni, di persone che non sanno dove andare e di persone che lo sanno perché ci sei tu a spiegarglielo. Mesi pieni di “Buongiorno” “Si accomodi”, “Scusi, dove va?”. Pieni di corse in macchina per arrivare un quarto d’ora prima, di pranzi saltati, di caffè a stomaco vuoto, di panini alle quattro del pomeriggio. E’ stato bello ed è stata una fatica, c’è da essere stanchi ma molto molto felici”
Le parole di questo volontario riassumo magistralmente il tran tran di questi novantadue giorni passati a servizio della comunità, con un occhio amorevole a chi è più fragile.
“Nel mio piccolo ho voluto bene ad ogni anziano che ha incrociato il mio sguardo, a ogni volontario e staff tecnico con cui ci siamo scambiati consigli e risate” scrive un’altra volontaria.
La cerimonia che si è svolta ieri (7 giugno), nel cortile di CSV Emilia, ha voluto celebrare ognuno dell’impegno dimostrato. A consegnare nelle mani dei volontari la gratitudine della città, erano presenti i rappresentanti delle associazioni che aderiscono a Non più soli, Antonio Balestrino, Angela Gambara e Gianfranco Bertè, per l’Ausl e Simona Tedeschi per CSV Emila. Ogni volontario ha ricevuto un piccolo sacchetto con dentro dei semi. Un ringraziamento a chi “ha saputo spargere gentilezza con la fiducia del seminatore”.
E’ stata la prima azione di Parma welFARE – Non più soli, un progetto che tiene insieme ventidue associazioni di Parma e provincia. Realtà diversissime ma che hanno tutte ugualmente a cuore il bene dei più fragili e che insieme stanno lavorando per costruire una comunità più attenta e solidale.