Non è Natale a Parma senza Tutti Matti sotto Zero: dal 7 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 prende il via la X edizione del Festival internazionale che dal 2014 riscalda le feste natalizie in Città con la poesia e il divertimento del circo contemporaneo e della magie nouvelle.Come ogni anno, il festival abiterà il Parco della Cittadella con i suoi splendidi tendoni da circo, allestiti per l’occasione, e il magnifico Teatro Verdi di Busseto.
Il Festival è realizzato da Grand Circus Hotel APS, in collaborazione con Teatro Necessario Circo, centro nazionale di produzione di circo contemporaneo, con il prezioso contributo e il sostegno di Ministero della Cultura, Comune di Parma, Comune di Busseto e di Fondazione Cariparma e Fondazione Nuovi Mecenati. Sponsor è Conad che, grazie al suo contributo, permette alle persone e alle famiglie che possiedono le carte fedeltà un accesso agevolato agli spettacoli; main partner tecnico è Iren che anche in questa edizione illumina gli spettacoli e dà energia al Festival; partner tecnici sono Mac24 e Sebach.
Il programma mette in scena 6 compagnie, alcune molto affermate e di successo internazionale, altre emergenti e di talento, con creazioni per tutte le età e per tutti i gusti, che spaziano dall’acrobatica al clown contemporaneo, dal teatro d’oggetto alla giocoleria, per un totale di 30 repliche, che illumineranno di umorismo, poesia e meraviglia alcuni weekend di dicembre e i giorni delle festività.
Ad aprire il Festival sabato 7 dicembre, alle ore 21, al Teatro Verdi di Busseto, sarà la compagnia blucinQue con “Coppelia – Un Ballet Mécanique”, creazione della coreografa Caterina Mochi Sismondi, uno spettacolo di circo e danza contemporanea per tutte e tutti dai 5 anni. Bambola meccanica e illusione, corpo fuori asse, appeso e inerme, una marionetta che cerca un modo per immedesimarsi e allo stesso tempo di liberarsi: “Coppelia – Un Ballet Mécanique” pone l’attenzione sul tema dell’identità, della maschera che tutti indossiamo, concentrandosi su una figura femminile, nella sua fragilità e nella sua forza e ironia, grazie ai differenti ruoli che è in grado di rivestire. Ispirata all’iconico balletto “Coppelia – La ragazza dagli occhi di smalto”, lo spettacolo unisce tecniche della danza classica e contemporanea, della contorsione e della sospensione capillare, mettendo l’accento sul corpo e la sua frammentazione. La musica ripropone i temi classici del balletto, con interferenze di elettronica e violoncello. Il lavoro prende spunto dal “Ballet Mécanique” del 1924 di Fernand Léger, esempio di cinema cubista.
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