Un numeroso gruppo di realtà associative aderenti alle Reti Per Parma Città Verde e Parma a Dimensione Umana ha inviato nei giorni scorsi un corposo dossier di osservazioni al Comune di Parma in merito al Piano del Verde recentemente presentato. Nonostante il riconoscimento di alcuni contenuti “positivi e necessari per non dire scontati e da decenni dovuti”, secondo le associazioni “il piano presenta gravi lacune”.
Di seguito il comunicato stampa:
“Si contesta al Comune di avere dichiarato un processo partecipativo che “nella realtà non è mai esistito, se si eccettuano tre incontri pubblici di semplice presentazione delle bozze di piano ed un incontro con i rappresentanti di ciascun CCV. La Rete per Parma Città Verde ad esempio -prosegue la nota- non è mai stata consultata, nonostante fosse stata istituita proprio per contribuire ad una migliore gestione del verde cittadino, trattandosi di un gruppo di portatori d’interesse con un vasto bagaglio di sensibilità e competenze in materia”. Per questo, secondo le associazioni, sarà indispensabile nell’immediato futuro, prevedere l’istituzione di un organismo di consultazione e partecipazione ufficiale, dotato di funzioni e strumenti ben definiti e vincolanti. “Non è più tempo – prosegue il comunicato- per raggruppamenti meramente consultivi, simulacri di partecipazione privi di qualunque utilità e significato”.
Ma l’aspetto più critico dell’attuale “bozza definitiva” del Piano, riguarda il mancato recepimento della mozione di emergenza climatica, approvata in Consiglio Comunale il 22 luglio 2019. Secondo le associazioni manca “un’analisi quantitativa e puntuale all’interno del tessuto urbano dei necessari ed urgenti interventi di mitigazione ed adattamento” e una pianificazione idonea del verde urbano secondo l’approccio, ormai divenuto standard europeo nell’ambito della pianificazione urbana, delle Nature Based Solution (Soluzioni Basate sulla Natura). Si sottolinea come il limitato numero di nuove alberature lungo i viali che ne sono privi appare fortemente insufficiente e come sia assente, a parte la positiva riqualificazione di parcheggi e viali, una previsione di aumento delle aree verdi e di desigillazione. Sono anzi elencati tutta una serie di interventi che fanno temere per un ulteriore consumo di suolo all’interno delle aree verdi esistenti. Manca inoltre un censimento della biodiversità urbana ed un programma per la sua conservazione, valorizzazione ed incentivazione. E’ totalmente ignorato il censimento e lo sviluppo di infrastrutture blu, relative alle risorse idriche. E soprattutto “mancano obiettivi specifici e tempi certi”.
Le osservazioni si concludono evidenziando l’inadeguatezza tecnica del documento. Anche se nel Quadro Conoscitivo sono citate alcune normative, nel Documento di Piano non c’è traccia della presa in carico dei requisiti ad esse inerenti, ad esempio in materia di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, di conservazione della biodiversità e della fauna selvatica, della connettività ecologica, della realizzazione di infrastrutture blu, della gestione del verde secondo l’approccio della foresta urbana e delle Nature Based Solution. Il Piano non presenta nessuna connessione con altri strumenti di pianificazione come il PAESC e il PUG. Mancano inoltre le Norme di Attuazione, in assenza delle quali, molto semplicemente, il Piano non potrà essere applicato.
“Le lacune sono tali e tante -conclude il comunicato- da far temere che, se non verranno colmate, questo piano sarà totalmente inadeguato ai tempi ed inefficace. Perciò chiediamo all’Amministrazione di ascoltare la voce di chi di natura, verde e ambiente si occupa con passione e competenza da tanti anni”.
Si allega il testo completo delle Osservazioni al Piano del Verde del Comune di Parma di cui si parla nel comunicato stampa”.
Questo comunicato è inviato dai seguenti componenti della Rete Per Parma Città Verde: Parma Sostenibile, Fruttorti di Parma, ADA Associazione Donne Ambientaliste, WWF Parma, Distretto di Economia Solidale, Parma Etica, Movimento della Decrescita Felice Parma, Slow Food Parma e sottoscritto dalle 65 entità ed associazioni aderenti alla Rete Parma Dimensione Umana:
A.P.S. ParmaKids, ADA Associazione Donne Ambientaliste, Amici del Parco e del Casino dei Boschi, Aria di Parma, Art Lab, Arte Migrante Parma, Associazione AltroGiro, Associazione Artetipi, Associazione Post, Bibliomondo famiglie volontarie, Casa della Pace Wonderful World, Casa delle Donne Parma, CEA Centro Etica Ambientale, Centraline dal Basso, Centro Studi Movimenti Parma, Ciac Onlus, Cielo Buio, Cigno Verde Cooperativa Sociale, CNGEI Parma, Comitato di quartiere Mordacci, Comitato Genitori No Cargo, Comitato Tardini Sostenibile, Commissione audit sul debito pubblico, Cortex Bistrot, Cultural-mente aps, DES Distretto Economia Solidale Parma, Distretto A, Eco Sol Gea, Eureka. Arte, Cultura e Animazione, Federconsumatori Provincia di Parma – APS, FIAB Parma, Fridays For Future Parma, Fruttorti Parma, Giardini Condivisi Parma, Gruppo soci di Parma di Banca Etica, I monnezzari di Parma, IBO Italia, Io mangio locale, Isde Parma -associazione medici per l’ambiente, Istituto Comprensivo Micheli, Kinoki Associazione Culturale, La Sajetta, L’ABC, Le Petit Vélo educazione su due ruote, Legambiente Parma, Libreria Piccoli Labirinti, Libri con le ruote. La biblioteca viaggiante di Parma, Made in Art, Mamma Trova Lavoro, Manifattura Urbana, Manifesto per San Leonardo, Mcluc Culture, Mercatiamo, Movimento dei Focolari Comunità di Parma, Movimento per la Decrescita Felice Parma, No Cargo Parma, Parma Sostenibile, Pianeta Verde, Respiro Libero, Slow Food Parma, Stop Elettrosmog Parma, Teatro Migrante Parma, Tuttimondi asdps, Wendy Film, WWF Parma