In Kwa Dunia si è appena concluso Photovoice, un percorso esperienziale che vuole cambiare i paradigmi dell’apprendimento e portare la scuola fuori dalla scuola, per qualche ora la settimana.
Otto mattine per aiutare i ragazzi più fragili a esprimere i propri talenti, proponendo loro un modo diverso di fare scuola che valorizzi quelle competenze che difficilmente emergono sui banchi.
Così, un piccolo gruppo composto da dieci ragazzi e ragazze di alcune scuole secondarie di primo grado, hanno provato a raccontare il loro modo di stare e vedere il mondo, usando lo strumento che hanno perennemente fra le mani: lo smartphone. Ne è uscito un racconto a più voci che è diventato una mostra pronta a girare nelle scuole per dare voce alle tante storie diverse.
Il photovoice è un metodo di indagine che, attraverso la fotografia, coinvolge direttamente i soggetti inducendoli a riflettere su specifiche tematiche e sulle vie per produrre un cambiamento. L’immagine fotografata, infatti, fa sintesi di concetti che potrebbero essere difficilmente esprimibili attraverso canali di comunicazione tradizionali, come la parola e la scrittura.
Photovoice è un progetto promosso dal Centro Interculturale di Parma, realizzato da Kwa Dunia e sostenuto grazie ai fondi di Parma Facciamo Squadra 2021- #PerUnaComunitàEducante.
Quelli allestiti dal progetto, sono spazi dove gli studenti possono apprendere anche grazie all’esperienza e allo sviluppo di relazioni significative con i pari e con figure adulte competenti che, con passione, affiancano i ragazzi nel compito che li attende: cercare il “loro” posto nel mondo.
Le scuole coinvolte in questa edizione sono state: IC Micheli “Luigi Vicini” , I.C. Ferrari, I.C Salvo D’Acquisto, I.C.BOCCHI – Scuola “MALPELI” BAGANZOLA, IC Fra Salimbene, IC Parmigianino, IC Puccini, IC Toscanini.