FIAB PARMA Bicinsieme APS rilancia il dibattito sul tema della mobilità sostenibile con alcune considerazioni sulla mobilità cittadina. Le riflessioni scaturiscono dagli incontri della Settimana europea della Mobilità Sostenibile che si è appena conclusa e da dati di rilevazione del traffico e questionari raccolti dall’associazione.
Si è appena conclusa la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile che ha visto l’organizzazione di una molteplicità di eventi da parte del Comune, Infomobility, aziende e associazioni, tra cui Cigno Verde e FIAB PARMA.
Alla luce del dibattito in corso su alcune scelte del Comune in tema di mobilità ciclistica, della tavola rotonda sulla mobilità ciclistica a cui hanno partecipato Paolo Gandolfi del gruppo tecnico FIAB gli assessori del Comune di Parma Tiziana Benassi e Michele Alinovi, il dirigente del Comune Nicola Ferioli, e il giornalista della Gazzetta Gianluca Zurlini, dei dati di rilevazione del traffico cittadino del 20 settembre e delle prime analisi del questionario “E tu come ti muovi”, realizzato dalla nostra associazione (a oggi circa 200 intervistati), proponiamo alcune considerazioni
- La città ha un numero eccessivo di auto che in alcuni momenti azzerano la possibilità di spostamento. E’ difficile pensare che questo sia causato da alcuni recenti restringimenti di carreggiata (per es via Pasini e via Spezia). Togliere le piste ciclabili, come richiesto da alcuni, vuol dire far aumentare il numero di auto e quindi la congestione del traffico. Le scelte devono andare nella direzione di diminuire drasticamente il numero di auto circolanti a favore degli spostamenti in bicicletta, a piedi e con i mezzi pubblici. Sembra un’ovvietà ma per alcuni cittadini non lo è. E’ necessario capirne le motivazioni e spiegare le soluzioni.
- La qualità dell’aria a Parma è pessima (petizione con oltre 30000 firme indetta da Parma Dimensione Umana) e di traffico si muore (dati Organizzazione Mondiale della Sanità). Poiché la salute è un bene fondamentale, più importante della velocità degli spostamenti, è necessario che i cittadini scelgano responsabilmente di lasciare ferma l’auto quando uno spostamento avviene nel raggio di 4-5 km, che sono la maggior parte degli spostamenti cittadini casa-scuola e casa-lavoro. E’ una sfida collettiva per avere una mobilità su auto efficiente per chi effettivamente ne ha bisogno. Ogni cittadino faccia un’analisi seria dei propri comportamenti e faccia scelte di spostamenti sostenibili. L’ambiente ringrazierà, il suo umore migliorerà, il suo stato fisico ne trarrà giovamento, e anche il suo portafoglio ne guadagnerà.
- L’unica soluzione percorribile è quello di restituire spazio sulle strade alle biciclette per aumentarne il numero, togliendole dai marciapiedi che sono per i pedoni. Dalle nostre rilevazioni circa il 30% degli spostamenti avvengono in bici/monopattini (misurati in ingresso il 20 settembre dalle 7.30 alle 8.30 ai quattro lati della città con un totale di 1222 bici e monopattini e 3048 auto e moto).
Tuttavia, le bici non hanno il 30% dello spazio sulla strada. Più spazio alle bici sulla strada porta a maggiore sicurezza, maggiore attrattività per genitori e bambini e ad una minor velocità delle auto. Più spazio nelle strade si ottiene anche riducendo il numero di auto in sosta sulle strade mediante la costruzione di parcheggi privati, anche sotterranei, e potenziando i servizi dei parcheggi scambiatori. - Le piste ciclabili sono valutate discrete ma discontinue e con problemi. La loro manutenzione è di grande importanza. Mancano le piste ciclabili verso le frazioni e alcune di quelle esistenti sono in pessimo stato (per es. per S. Prospero).
- Il 63% degli intervistati è favorevole ad estendere il limite dei 30 km/h in tutta o nella maggior parte della città, permettendo una convivenza pacifica tra vari mezzi di spostamento, senza necessità di realizzare piste ciclabili. Parma sta realizzando zone 30 km/h in alcuni quartieri. Sarebbe più efficace l’estensione generalizzata alla città come già fatto da Parigi, Siviglia e altre città europee.
- La stragrande maggioranza degli intervistati usa la bici ma ha subito furti. Azioni concrete per rastrelliere sicure, depositi controllati in centro (oggi inesistenti), nelle scuole, nei luoghi frequentati, come l’Ospedale e l’Università, favorirebbe ulteriormente l’uso della bici.
- Il servizio pubblico di trasporto è spesso lento ed inefficiente per il troppo traffico. Quindi, sono da estendere le corsie preferenziali per i bus, su cui possono passare anche le biciclette.
La sfida per una città vivibile è collettiva e non la vince una componente contro le altre.
Tutti viviamo dentro questa città, è la nostra città. Solo attraverso scelte responsabili individuali che fanno aumentare gli spostamenti sostenibili e ad azioni dell’amministrazione e delle aziende che li incentivino e li promuovono con idonee infrastrutture (a volte basta una riga sulla strada, un passaggio pedonale o ciclopedonale ben segnalato) o con vantaggi economici (punti e premi per chi ha comportamenti virtuosi, tipo App GreenApes), è possibile raggiungere gli obiettivi posti dall’Unione Europea di zero emissioni per la mobilità entro il 2050.