”Orientarsi in Carcere – breve guida per i nuovi giunti” è la nuova iniziativa messa in campo da RETE CARCERE odv, associazione da sempre attenta ai diversi e complessi bisogni delle persone ristrette. Si tratta di un opuscolo destinato a chi per la prima volta fa esperienza di carcere o che, provenendo da un altro istituto penitenziario, entra per la prima volta nel carcere di Parma.
La guida intende fornire brevi e semplici istruzioni per cominciare a orientarsi e a muoversi dentro un universo, quello carcerario, le cui regole e modalità non sono sempre facili.
Si tratta delle prime informazioni essenziali su una serie di necessità fondamentali: ottenere i colloqui con i famigliari o la telefonata settimanale, richiedere un colloquio con i volontari o ricevere un pacco, avere una visita medica o assistenza religiosa, ricevere informazioni e assistenza su documenti o pratiche di patronato…
L’ingresso in carcere costituisce certamente un momento traumatico per la persona che perde la libertà, gli affetti e la propria normalità e si trova sola e spaesata. Un passaggio così difficile da rappresentare uno dei momenti a più alto rischio suicidario. La carcerazione è un’esperienza difficile anche per la famiglia che perde un famigliare e che si trova ad affrontare le stesse norme e gli stessi regolamenti, anche se dalla parte opposta del muro.
La Guida, che sarà tradotta in diverse lingue (inglese francese e arabo), sarà consegnata ai nuovi giunti nel carcere di Parma entro le prime ore della detenzione, a cura degli psicologi dell’istituto, le figure professionali che tra le prime incontrano il nuovo giunto.
L’associazione RETE CARCERE odv, con i suoi numerosi volontari, svolge da anni attività dentro e fuori gli Istituti Penitenziari di Parma a sostegno delle persone detenute o ex detenute e delle loro famiglie, offrendo ascolto, sostegno informazione e tanto altro.
Con l’opuscolo “Orientarsi in Carcere – breve guida per nuovi giunti” ha intenso contribuire ad alleviare il senso di solitudine e smarrimento dei primi giorni di detenzione, fornendo fin da subito informazioni e, se possibile, risposte ai bisogni primari della persona ristretta.
La guida compilata dai volontari dell’associazione, con la collaborazione del personale penitenziario e con il beneplacito della direzione degli Istituti, è stata stampata grazie ai fondi stanziati dalla Regione Emilia Romagna e dal Ministero del Lavoro, nell’ambito del progetto ”Nessuno si salva da solo: coltivare la fragilità”. Per questo progetto si è costituita una rete di associazioni che collaborano a varie iniziative di sensibilizzazione nei confronti di diverse situazioni di fragilità adulta tra cui anche la detenzione.
In collaborazione con CSV Emilia, coordinati dall’associazione ANCeSCAO sono partner di progetto le associazioni di Parma: RETE CARCERE, PER RICOMINCIARE, SAN CRISTOFORO, W4W, ACAT-Il volo, SNUPI.
In occasione della presentazione della guida, avvenuta nella sala Truffelli presso il CSV Emilia, le prime duecento copie sono state consegnate alla direzione degli Istituti Penitenziari di Parma.