Martorano è da superare

La campagna promossa da Casa della Pace per il superamento del campo profughi di Martorano procede. 30 le associazioni firmatarie

COMUNICATO STAMPA da Casa della Pace

La campagna che rilancia l’appello per il superamento del campo profughi di Martorano, con il testo che segue, iniziata ai primi giorni di dicembre e tuttora aperta, ha raggiunto un numero molto alto di sottoscrizioni: a firmarla sono ora trenta associazioni del nostro territorio, alle quali aggiungono anche tre partiti politici.

Con queste sottoscrizioni, oggi 18 dicembre Casa della pace ha inviato il documento in posta certificata a ciascun sindaco del parmense, al presidente della Provincia e al prefetto di Parma.

Al signor Sindaco di ogni Comune del Parmense
Al signor Presidente della Provincia
Al signor Prefetto

Sottoscriviamo il documento con cui Ciac il 22 novembre scorso ha tracciato il bilancio di tre mesi di campi profughi nel Parmense. A inizio estate il confronto tra i sindaci e il prefetto si era arenato con l’indisponibilità di moltissimi sindaci. “Non ci sono case” era stata l’incredibile conclusione. Da cui “il prefetto non poteva far altro che aprire un campo profughi a Martorano”.

Al contrario, tutti i parmensi sanno che le case vuote ci sono, dovunque in tutta la provincia, e di ogni tipo di proprietà, pubblica e privata. Addirittura il prefetto ha l’autorità per requisire immobili sfitti dei privati per grave necessità legata all’emergenza abitativa. Questo è, certamente, un caso di emergenza abitativa. Sono richiedenti asilo: l’articolo 10 della nostra Costituzione e la Convenzione di Ginevra del 1951 costituiscono i riferimenti; così pure la Dichiarazione dei diritti umani (artt. 13 e 14 particolarmente), che è legge dello Stato italiano. Il diritto e accanto l’umanità. Non accettiamo che persone vengano lasciate in quelle condizioni. La soluzione, e dunque la cessazione del campo, si trova nella corresponsabilità: è necessario che tutti i sindaci del Parmense si rendano disponibili, agiscano insieme, arrivino a formulare al prefetto una proposta che sì comprenda una equa distribuzione tra i comuni ma anche esiga che l’accoglienza venga realizzata nel rispetto della dignità e dei diritti fondamentali delle persone.

Le Associazioni firmatarie:

Casa della pace, Consorzio delle cooperative di solidarietà sociale, Coordinamento pace e solidarietà odv, Rete Kurdistan Parma, Donne in nero, Tuttimondi aps, Consorzio Gruppo Ceis, Casa delle donne, Gruppo Mission Aps, Associazione per l’Amicizia Italia-Birmania Giuseppe Malpeli, Rete diritti in casa, Anpi provinciale Parma, Libera Coordinamento Parma, Rete carcere odv, Parma città pubblica aps, Commissione audit sul debito pubblico, Azione cattolica, Sguardi di fraternità aps, Potere al popolo, ASD La Paz Antirazzista, Associazione Laici saveriani, Associazione Kwa Dunìa, Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, Manifattura urbana, Centro interculturale di Parma e Provincia, Associazione ARTETIPI, CSPP Comunità senegalese di Parma e Provincia, Società Missionarie di Maria, DES Parma – Distretto di Economia Solidale aps, Rifondazione comunista, Arte Migrante, Europa Verde

Parma, 18 dicembre 2023