La povertà non è un destino!

Parma Facciamo Squadra torna per sostenere chi nel nostro territorio è a fianco delle persone in difficoltà economica. La campagna riparte con gli anolini solidali

Parma Facciamo Squadra torna anche quest’anno con la ricetta giusta: la capacità di una comunità di stringersi intorno a chi è in difficoltà. La nuova edizione della campagna parte da un dato di fatto: la povertà non smette di essere un’emergenza, con numeri sempre più preoccupanti.

Secondo l’ultimo rapporto ISTAT, in Italia una persona su dieci vive sotto la soglia di povertà, lottando ogni giorno per soddisfare i bisogni essenziali. Anche il territorio parmense non è immune: oltre 26.000 famiglie, pari a circa 39.000 persone, affrontano una condizione di fragilità economica e sociale.

A Parma, terza città italiana per imponibile pro capite (27.759 euro in media), il divario tra chi vive nella sicurezza e chi nell’incertezza si allarga giorno dopo giorno.

Parma Facciamo Squadra, come fece alla sua prima edizione 11 anni fa, vuole accendere i riflettori sulla povertà, sostenendo le organizzazioni che ogni giorno rispondono alle richieste di aiuto delle persone fragili: gli Empori Solidali di Parma, Valtaro e Valparma, e le Caritas diocesane di Parma e Fidenza. Oltre a distribuire beni di prima necessità, queste realtà offrono supporto umano e risposte concrete, ma le risorse non bastano più a soddisfare tutti i bisogni, gli scaffali dei market solidali e i piatti delle mense sono sempre più difficili da riempire.

La povertà alimentare è solo la punta dell’iceberg: sempre più famiglie rinunciano alla salute, all’istruzione per i figli e ad altri diritti fondamentali. Per questo è fondamentale agire insieme. Ancora una volta, Parma Facciamo Squadra ci riporta a una responsabilità collettiva: non possiamo lasciare che la povertà diventi il destino di qualcuno, né che sia considerata un problema altrui. La campagna chiama a raccolta aziende, istituzioni, enti locali e cittadini, riaffermando che solo una comunità solidale può davvero prendersi cura di tutti i suoi membri.

Come da tradizione, la solidarietà parte da una montagna di anolini preparati da oltre 2.000 volontari in 11 diversi luoghi di produzione. La campagna è stata inaugurata oggi nel luogo che più ci ricorda Padre Lino, l’Antico Refettorio dell’Annunziata, dove le autorità cittadine hanno prodotto il primo simbolico anolino. Tutto, però, è iniziato lo scorso weekend, quando i volontari dell’Associazione Italiana Celiachia hanno coordinato la preparazione degli anolini senza glutine nella Residenza Santi dell’Ausl di Parma.

Proseguendo all’insegna dell’inclusività, domani la staffetta solidale entrerà negli Istituti penitenziari di Parma, dove detenuti, istituzioni e associazioni, lavoreranno fianco a fianco, rafforzando il legame con la comunità.

La produzione andrà avanti fino al 1° dicembre e coinvolgerà numerosi comuni del territorio: Parma, Fidenza, Noceto, Sorbolo, Colorno, Collecchio, Lesignano, Traversetolo e Borgotaro, tutti patrocinanti dell’iniziativa. Gli anolini solidali, congelati e confezionati in pacchi da un chilo, saranno in vendita dal 5 dicembre nei punti vendita Conad di Parma e provincia, l’8 dicembre a Parma in piazza Garibaldi, a Borgotaro in piazza Manara, a Fidenza presso la Caritas e il 14 dicembre a Fidenza Village. Ogni confezione sarà accompagnata da un portachiavi a forma di anolino, realizzato dai ragazzi della Cooperativa Il Porto di Coenzo su un’idea di Io Parlo Parmigiano.

Il ricavato servirà ad acquistare beni di prima necessità per le Caritas e gli Empori Solidali che li metteranno a disposizione delle più di 4000 famiglie in difficoltà economica che sostengono quotidianamente.

La solidarietà sarà moltiplicata grazie ai partner storici: Fondazione Cariparma, Barilla e Gruppo Chiesi, che aggiungeranno un euro per ogni euro donato (fino a un massimo di 50.000 euro ciascuno). CONAD Centro Nord fornirà le materie prime per la produzione e offrirà la merenda per i volontari; il Consorzio del Parmigiano Reggiano donerà 500 chili di formaggio per il ripieno.

Numerose aziende metteranno a disposizione beni e competenze gratuitamente; L’anolino solidale non sarebbe possibile senza i tirapasta di Affettatrici B.M. & L./Sirman, i mezzi refrigerati di Ara Noleggi, Bontal e quelli di Emporio Parma per il trasporto delle merci, il pan grattato di Arte Dolce, le mascherine di BioMec, gli abbattitori di Serenissima Ristorazione, gli ingredienti senza glutine di Hi Food e Officina gastronomica, le scatole di cartone di Scadif, l’olio di Coppini Arte Olearia, le pulizie di Coop Biricca, il supporto di Oikos per la sicurezza alimentare e di Assistenza pubblica e Croce Rossa di Parma sempre presenti per il servizio di sicurezza e pronto intervento.

Gli chef di Parma Quality Restaurant saranno fra le spianatoie come guide eccellenti, mentre numerose aziende offriranno ai propri dipendenti un’esperienza di volontariato d’impresa, tra cui: Casappa, Chiesi, Conad, Davines, Elantas, Fidenza Village, Fortna, Frog e-learning, GSK, Intesa Sanpaolo, Oterra, Parma Calcio 1913, Promoservice, Salvatore Robuschi & c., Scadif, Serenissima Ristorazione, SR Tech. Un turno sarà coperto interamente dal personale del Comune di Parma.

Una nota speciale: quest’anno l’anolino solidale viaggerà per il mondo, raggiungendo New York, Copenaghen, Londra, Parigi, Karlsruhe e Chisinau, grazie a volontari che hanno vissuto le edizioni precedenti e ora sono lontani. Un modo per coltivare il legame con la città e continuare a sentirsi parte attiva della comunità.

Infine, un ringraziamento particolare va a chi ospiterà la produzione: Istituti penitenziari sede di Parma, Centro Sociale Anziani Il Tulipano, la cooperativa sociale Il Giardino di Noceto, Associazione Fidentina Culturale Ricreativa, Ancescao, Circolo di Sorbolo, Avalon cooperativa sociale Vigheffio,  Ausl Centro Santi,  Circolo La Fontana di Bannone, Circolo La Ruota di Lesignano, Assistenza Pubblica di Borgotaro, Istituto Statale Istruzione Secondaria Superiore Magnaghi e Casa La Tenda Fidenza, Dolce linea di Colorno che apre gli spazi dell’azienda ai volontari e alle volontarie. Ma il grazie più grande va alla Protezione civile, cure di tutta la produzione, dove i volontari sono già al lavoro da giorni per realizzare impasti e ripieno per tutti.

Una squadra, quella degli anolini solidali, sempre più ricca, alla quale ogni anno si aggiungono nuovi compagni di viaggio, contagiati dalla forza di un progetto che rappresenta un’esperienza unica, attesa e amata, un fiore all’occhiello per Parma e la sua provincia.

La Campagna è coordinata da CSV Emilia e Consorzio Solidarietà Sociale. Chi vorrà sostenerla, oltre ad acquistare gli anolini, potrà fare una donazione su www.parmafacciamosquadra.it o con un bonifico bancario. Garante della raccolta fondi sarà Munus, Fondazione di Comunità di Parma.