La Casa della montagna, in città.

Parma avrà presto la sua Casa della Montagna, grazie al Club Alpino Italiano. Uno spazio innovativo in cui promuovere la cultura della montagna in città.

Comunicato stampa

Parma avrà presto la sua Casa della Montagna, grazie al Club Alpino Italiano. Il CAI sta infatti acquistando l’immobile in via Volturno, che fino a qualche anno fa è stato sede del circolo ARCA ENEL. Manca solo il rogito atteso entro fine anno.

Il progetto è stato presentato lo scorso 17 luglio nel corso di una conferenza stampa al Sindaco Michele Guerra e alla città dal Presidente CAI, sezione di Parma, Roberto Zanzucchi.

Il Sindaco, Michele Guerra, ha dichiarato: “La Casa della Montagna è un’iniziativa del CAI molto significativa ed innovativa in quanto rappresenta uno spazio fisico in cui promuovere la cultura della montagna in città. Ho seguito questa progettualità come assessore alla cultura già nel precedente mandato e sono felice che oggi si concretizzi con la proposta di acquisto da parte del CAI di un immobile che sarà un punto di confronto ed approfondimento su una dimensione culturale ed esperienziale che Parma, da sempre, sente e vive con molta forza e partecipazione. Un progetto, inoltre, che vede unità di intenti da parte del sistema territoriale che sostiene convintamente questa iniziativa”.

Roberto Zanzucchi, Presidente CAI sezione di Parma, ha ripercorso le tappe che hanno portato il sodalizio alla fase del compromesso in vista dell’acquisto dell’immobile da adibire a La Casa della Montagna. “Siamo approdati a questa soluzione dopo un luogo periodo di ricerca di spazi. Si tratta di un edificio che verrà sottoposto a riqualificazione e che vuole essere un luogo di comunità aperto alla cittadinanza in cui portare avanti diversi progetti. Oltre che sede del CAI infatti vogliamo aprirlo al territorio. Il progetto segue tre filoni. Il primo riguarda un tipo di riqualificazione all’insegna della sostenibilità ambientale. Il secondo aspetto è legato alla socialità aprendoci a giovani, scuole e persone con difficoltà. Il terzo è legato all’innovazione grazie ad attività che coinvolgono la cittadinanza”.

Il presidente CAI Parma Roberto Zanzucchi ha anticipato infatti che in autunno verrà dato corso alla progettazione per la ristrutturazione dell’immobile e la riqualificazione della vasta area adiacente.

La Casa della Montagna sarà realizzata ad opera del CAI, anche attraverso un fattivo confronto con gli enti e le associazioni che hanno già firmato la loro adesione all’ambizioso e innovativo progetto e che intendono accompagnare la Sezione in questa nuova e importante avventura: Comune di Parma, CSV Emilia (Centro Servizi Volontariato), Università di Parma, Parco Nazionale dell’Appennino Tosco – Emiliano, Amministrazione Provinciale e i “Parchi del Ducato”.

IL PROGETTO

Sulle linee guida del progetto sono state illustrate dal Presidente Roberto Zanzucchi ed avranno tre caratteristiche.

La prima sarà quella della rigenerazione urbana dell’immobile, puntando sulla sostenibilità. La nostra intenzione è di essere partecipi di una comunità energetica, anche per contribuire all’obiettivo Parma Carbon Free 2030. Un’altra idea è quella di realizzare la “desigillazione” dell’area di pertinenza, eliminando la pavimentazione per sostituirla con il suolo permeabile, che la renderà uno spazio verde fruibile per i frequentatori della struttura.

Il secondo aspetto sarà quello dell’attenzione al sociale. Abbiamo l’ambizione di far sì che la futura sede del CAI diventi oggetto di un’alleanza territoriale con altre associazioni ed enti, e di arricchire la struttura con uno spazio ricreativo da assegnare in gestione ad un ente che svolge attività di inserimento lavorativo, che renderà la sede viva e partecipata in maniera più continuativa.

Infine punteremo sull’innovazione, con un occhio di riguardo ai progetti per le scuole legati alla fruizione della montagna e alla frequentazione dei giovani, anche di concerto con gli obiettivi legati a “Parma Città dei Giovani 2027.

LA STRUTTURA

La casa della Montagna sorgerà sull’immobile di due piani, con una superficie utile di 450 metri quadrati a piano terra e 270 metri al piano superiore, che sarà interamente ristrutturato per adattarlo alle esigenze del CAI, ma anche per renderlo sostenibile dal punto di vista energetico e sociale. Ovviamente sarà rispettata l’impronta architettonica che risale agli anni ’40. Il tetto verrà coperto con pannelli fotovoltaici.

L’attuale sede del sodalizio in viale Piacenza sarà messa in vendita. Per finanziare il progetto il CAI parteciperà ai bandi pubblici legati alla rigenerazione urbana, ma anche alle attività sociali e sportive e al recupero del verde, con un nuovo spazio da mettere a disposizione della città.