CSV Emilia presenta il bilancio sociale alla città dopo l’approvazione all’unanimità dell’assemblea che rappresenta le 343 associazioni socie. La redazione di un bilancio sociale non è solo un obbligo di legge, ma un modo per raccontare con chiarezza e trasparenza ogni sforzo, ogni obiettivo raggiunto, ogni sfida affrontata nel supportare il volontariato e la comunità. Una comunità vasta che si estende da Piacenza a Reggio Emilia, includendo Parma.
CSV Emilia, infatti, dal 2020 riunisce in un unico ente i tre Centri Servizio per il Volontariato precedentemente attivi nelle tre province. Così, quel Forum Solidarietà nato a Parma nel 1994 per far crescere il volontariato e la cultura della solidarietà è oggi una realtà riconosciuta che ha saputo allargare gli orizzonti geografici e radicarsi sempre di più sul nostro territorio.
Un bilancio sociale apre le porte dell’organizzazione a chiunque voglia comprendere meglio come opera. È una dimostrazione concreta e trasparente dell’impegno e un modo per costruire e consolidare la fiducia con i tanti stakeholder in gioco. In questi trent’anni di attività la rete collaborativa tessuta intorno al volontariato è diventata ampia e variegata e ha coinvolto ogni parte della comunità: Comuni, scuole, università, enti pubblici, AUSL, Ospedali e aziende.
Sfogliando le 117 pagine del documento, emerge un racconto dettagliato della missione, delle attività e dei risultati ottenuti, delle collaborazioni instaurate e del contesto in cui il Centro ha operato. Un contesto dove il tasso di invecchiamento della popolazione è sempre più elevato, la gestione dei carichi di cura vede un forte squilibrio di genere, le fragilità sono in aumento, l’ambiente è in crisi e i finanziamenti sono sempre più scarsi.
In questa cornice, il CSV si è mosso nei tre territori mettendosi a disposizione dei 3010 enti del terzo settore presenti. Queste realtà, principalmente di dimensioni medio-piccole (il 53,3% ha da 4 a 24 volontari, il 30% meno di 5), svolgono un ruolo essenziale per il benessere della comunità e, proprio per questo, hanno bisogno di essere messe nelle condizioni di operare al meglio.
CSV Emilia offre loro servizi professionalmente qualificati e si mette a disposizione di tutti i cittadini che desiderano avvicinarsi al volontariato, con particolare attenzione ai giovani. Lo fa sempre mettendosi in ascolto delle organizzazioni, partendo dai loro bisogni per co-progettare insieme le soluzioni, con lo sguardo puntato verso il futuro e l’innovazione.
Nel 2023 sono state realizzate tantissime attività per le associazioni nell’ambito di consulenza, formazione, informazione/comunicazione, documentazione, supporto all’organizzazione interna e nella ricerca fondi. Inoltre, è stato offerto loro accompagnamento nella redazione dei progetti e nella costruzione delle reti collaborative con i diversi soggetti della comunità per intervenire coralmente sulle cause dei più urgenti fenomeni sociali.
Qualche numero? Solo negli ambiti giuridico, fiscale, amministrativo e assicurativo, sono state erogate 2703 consulenze, mentre 226 associazioni si sono rivolte a CSV Emilia per essere aiutate a redigere progetti per partecipare a bandi e ottenere finanziamenti.
Numerosi i corsi di formazione che hanno offerto ai volontari competenze trasversali, tecniche e di cittadinanza. Prevalentemente online per permettere di seguire gli incontri anche dai luoghi più remoti dei tre territori, hanno spaziato tra i temi più diversi, dalla relazione d’aiuto, alla tenuta di un bilancio, dal videomaking alla gestione del gruppo. Il calendario 2023 prevedeva 65 corsi per un totale di 265 ore di formazione e 1416 partecipanti.
Un altro ambito di attività importante è la promozione della cultura del volontariato e della solidarietà fra i cittadini che CSV Emilia persegue da sempre con più strumenti. Ad esempio ci sono gli sportelli d’orientamento che quest’anno hanno portato alle associazioni 808 nuovi volontari e volontarie. Numeri altissimi, anche grazie a “IO AMO”, la campagna di ricerca volontari in favore delle associazioni che ha tappezzato le tre città con i volti di 12 volontari veri.
Sono stati invece 2762 i giovani coinvolti in attività pensate ad hoc per loro tra servizio civile, percorsi nelle scuole e nelle università, mentre per 312 giovanissimi, l’estate è stata animata da 39 campi che li hanno portati a vivere da volontari per una settimana.
Con CSV Emilia il volontariato è entrato anche nelle aziende per promuovere l’agire volontario, la partecipazione, la coesione e la cittadinanza attiva. Solo a Parma, le attività di Responsabilità Sociale d’Impresa hanno permesso a 1130 dipendenti di 6 aziende come Conad, Chiesi, Pizzarotti, GSK, Elantas e Davines, di rimboccarsi le maniche al fianco di 47 Enti di terzo settore con esperienze che per molti hanno lasciato il segno.
Le attività sarebbero ancora tantissime, tra queste dobbiamo citare i progetti di animazione territoriale molti dei quali sono nel cuore dei parmigiani. Basti pensare a “Parma Facciamo Squadra” con l’Anolino solidale, “Donne in Corsa”, “Parma WelFare” con i Punti di Comunità, “Progetto Emergenza 118 – Percorsi sanitari agevolati per le persone con disabilità di Parma”, i percorsi dalle Case della Salute alle Case della Comunità.
Questi progetti sono dei veri e propri laboratori di creatività e relazione dove il segreto sta nel mescolare punti di vista e competenze: associazioni, enti pubblici e aziende insieme scelgono di cercare soluzioni a problemi che richiedono un approccio sistemico e corale, dove ognuno fa la sua parte.
Tutto questo e molto altro è raccontato nelle pagine del Bilancio sociale di CSV Emilia che si può scaricare qui. Un piccolo viaggio che ogni anno offre al CSV l’occasione per guardare con orgoglio al passato, affrontare con consapevolezza il presente e pianificare con speranza il futuro.