Il no che cambiò l’Italia

A 50 anni dal referendum sul divorzio, dal Centro studi movimenti una serata fra parole e musica per ripercorrere le vicende che hanno coinvolto le scelte democratiche di cittadini e cittadine. Il 12 maggio

Domenica 12 maggio, alle 21 in piazzale Picelli, a Parma il Centro Studi Movimenti ci invita a seguire Il no che cambiò l’Italia, a 50 anni dal referendum sul divorzio, il racconto di un passaggio decisivo della nostra storia attraverso i racconti di Margherita Becchetti e Michela Cerocchi, le letture di Beatrice Baruffini e Franca Tragni, le musiche dal vivo di Michela Ollari e Francesco Ravaglia.

Con la legge sul divorzio, e soprattutto con il referendum del 1974, chi irrompe con forza e consapevolezza sulla scena politica è la società civile, dimostrando di essere molto più avanti della classe dirigente sul piano della rivendicazione dei diritti, un termometro, per certi versi, abbastanza indicativo del livello di democrazia di un paese.

E dunque, ricorrendo il 50° anniversario di quel referendum, di quel NO che cambiò l’Italia, abbiamo deciso di raccontarvi quel passaggio sperando che il nostro racconto stimoli in voi ciò che sempre cerchiamo di suscitare con il nostro lavoro e cioè la consapevolezza del ruolo centrale che cittadini e cittadine dovrebbero avere nelle vicende politiche di un paese, la consapevolezza dell’importanza di piazze e movimenti nella vita democratica e per l’esercizio stesso della democrazia. La consapevolezza che l’agire politico è una responsabilità di ognuno, non solo di chi se ne occupa di mestiere.

Il NO che cambiò l’Italia racconterà le vicende che hanno interessato certamente la classe politica italiana ma anche migliaia di persone che, tra la metà degli anni 60 e la fine dei 70, hanno inteso il proprio impegno politico dal basso come un’urgenza che poteva cambiare – e ha cambiato – il Paese.

A cura di Centro studi movimenti
con il patrocinio di Comune di Parma
con il contributo di Fondazione CariparmaRegione Emilia Romagna

Info: centrostudimovimenti@gmail.com