Il Gruppo Avis della Pubblica ha festeggiato 55 anni

Il traguardo raggiunto grazie alla solidarietà dei donatori ed alla gestione dei componenti del gruppo

Domenica 12 novembre il Gruppo Avis di Assistenza Pubblica Parma ha festeggiato con entusiasmo 55 anni dalla sua fondazione, traguardo raggiunto grazie alla solidarietà donatori ed alla gestione dei componenti del gruppo.

I festeggiamenti sono partiti alle 8.45 dalla Chiesa parrocchiale Ognissanti di via Bixio, dove abbiamo partecipato tutti insieme alla celebrazione della Santa Messa. Alle 10 è invece partito il corteo verso la sede dell’Assistenza Pubblica di Parma di viale Gorizia 2/a, dove – all’interno dell’auditorium Luigi Anedda – si sono svolte le premiazioni dei donatori più meritevoli. A cui poi è seguito un rinfresco in compagnia di volontari e donatori.

«Siamo davvero felici – ha spiegato Maurizio De Vitis, presidente dell’Assistenza Pubblica di Parma – che ci sia un gruppo Avis interno alla nostra Assistenza Pubblica di Parma. È la dimostrazione che ci sono persone che oltre a mettere a disposizione il proprio tempo come bene prezioso, donano anche parte di loro come “donatori di sangue”. Ringrazio tutti coloro che fanno parte di questo fantastico gruppo e, in particolare, Giorgio Volta e il gruppo che ha avuto l’idea di fondare il Gruppo Avis della Pubblica.».

«Donare il sangue – ha affermato Paola Mora, rappresentante del Gruppo Avis di Assistenza Pubblica di Parma – è un gesto concreto di solidarietà, il sangue ed i suoi componenti sono presidi terapeutici indispensabili per la vita e purtroppo non sono riproducibili in laboratorio. La donazione è orientata a donare una parte di sè e della propria energia vitale a qualcuno che sta soffrendo, qualcuno che ne ha un reale ed urgente bisogno, noi non comunichiamo solo con il linguaggio verbale ma anche con quello non verbale, con gesti, con azioni come il dono. Educare al dono significa quindi creare le condizioni ed i contesti che ci aiutano ad agire per il bene della comunità e per la salvaguardia della vita, questo è quello che in questi anni stiamo cercando di fare.».