E se ogni bambino che ha un papà o un nonno detenuto potesse incontrarlo senza sentirsi davvero dentro un carcere? Senza vedere le sbarre, senza dover stare fermo intorno a un tavolo con le sedie fissate al pavimento? A Parma c’è chi ha provato a sognare tutto questo e ha coinvolto la città perché potesse fare la sua parte. Il sogno oggi è realtà: l’Istituto penitenziario di via Burla ora ha un’area verde diventata accogliente e fruibile. Uno spazio attrezzato con otto gazebo e tavoli, permetterà ai detenuti di incontrare le famiglie e giocare all’aria aperta con i loro bambini. E’ uno scampolo di normalità che rappresenta un’opportunità speciale in una realtà così difficile da capire per un familiare, soprattutto se bambino; per ciascuno, poterne usufruire, sarà una grande gioia.
L’area per i colloqui all’aperto è frutto di un percorso nato nel 2018 con Parma facciamo Squadra, un’edizione dedicata ai più piccoli e al loro benessere. “Affinché l’essere bambini non sia mai un peso” era il claim della campagna che ha permesso di realizzare diverse iniziative per i più piccoli, soprattutto i più fragili.
E’ una storia a lieto fine, realizzata grazie all’impegno delle associazioni, alla generosità dei cittadini e di Barilla, Chiesi, Conad Centro Nord e Fondazione Cariparma che hanno sostenuto con forza la Campagna e al coordinamento di CSV Emilia.
L’idea di questa squadra ha incontrato la progettualità dell’Istituto penitenziario di Parma e la sua disponibilità. Ma nulla sarebbe stato possibile senza la tenacia dei volontari dell’associazione Per Ricominciare che da più di vent’anni anni collabora col carcere offendo un supporto affettivo e materiale ai nuclei familiari di chi sta affrontando la detenzione. Per i bambini, all’interno del carcere l’Associazione gestisce anche il Laboratorio “Il Gioco”, in convenzione con il Comune di Parma. I numeri sono alti e sono più di 1200 ogni anno i piccoli in visita. Bambini e ragazzi che vengono a trovare i familiari detenuti trovano un luogo dove giocare, uno spazio “morbido” che vuole attenuare l’impatto traumatico del carcere, una stanza colorata dove operatori e volontari accolgono le storie, le difficoltà e i bisogni.
Il Giardino Per ricominciare riprende esattamente questo spirito per rimettere al centro i bambini e il loro benessere. Presto sarà completato dall’Istituto Penitenziario grazie anche alla Cassa delle ammende.
Stamattina all’inaugurazione all’Interno degli Istituti Penitenziari di via Burla, insieme ad autorità, aziende e associazioni, erano presenti anche gli altri soggetti determinanti nella buona riuscita di questo progetto: Munus, Fondazione di Comunità di Parma e le ditte che hanno eseguito i lavori: Ditta Sani e la Falegnameria Fabio e Alessandro. Un grazie speciale va alla direzione, alla Polizia Penitenziaria e all’Area educativa per aver permesso che tutto ciò potesse accadere.