Il dono di ANGSA

L’associazione che sostiene le persone con autismo e i loro familiari, dona quaranta libri alla biblioteca di CEPDI. Testi fondamentali per agevolare la comunicazione e l’apprendimento scolastico

Quaranta libri per comprendere l’autismo: è questo il dono che ANGSA, Associazione Nazionale Genitori perSone con Autismo, fa alla città. Testi utili a insegnanti, educatori e genitori per orientarsi in una situazione complessa. Ad accogliere la donazione è CEPDI, il Centro Provinciale di Documentazione per l’Integrazione scolastica, lavorativa e sociale, un’associazione dotata di una biblioteca specializzata sulla disabilità, che ora si arricchisce di una sezione dedicata all’autismo.

Si tratta di ventidue testi sulla Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), utilissimi agli insegnanti per trovare il canale giusto per entrare in relazione con gli alunni non verbali e diciotto testi più specifici sull’autismo per conoscere meglio questa patologia e migliorare l’autonomia e le capacità adattive di bambini e ragazzi con autismo.

Come ha affermato Corrado Ilariuzzi, presidente di ANGSA Parma, “la nostra associazione ritiene che sia molto importante la formazione degli insegnanti di sostegno e curriculari e degli educatori per sapere come comportarsi, cosa fare e come con gli alunni con autismo. Fare cultura è importante anche perché una percentuale elevata di questi bambini con autismo è non verbale o comunque ha grosse difficoltà nella comunicazione.

Anche per questo, il nuovo Programma Regionale Integrato per l’autismo dell’Emilia Romagna, in accordo con l’Ufficio Scolastico Regionale e le AUSL, prevede di realizzare corsi di formazione per il personale della scuola. I libri non resteranno sugli scaffali perchéCEPDI si è impegnato a comunicarne la disponibilità all’Ufficio provinciale per l’integrazione scolastica degli alunni.

Per ANGSA, associazione nazionale creata per difendere i diritti delle persone nello spettro autistico e delle loro famiglie e migliorare la loro qualità di vita, si tratta di un contributo per migliorare l’inclusione scolastica e garantire il diritto allo studio alle persone con autismo.