È un inno alla libertà di movimento, all’ostinato bisogno che le persone hanno di voler sempre scoprire se si sta meglio dall’altra parte e alla possibilità di agire in base ai propri desideri e alla propria volontà, “Ha ruote e piedi l’aria” la nuova creazione di Festina Lente Teatro e Vagamonde, in un percorso che giunge ora ai suoi vent’anni,diretta da Andreina Garella, commissionata da Verdi Off in prima assoluta, realizzata con il contributo di Fondazione Cariparma, che debutterà il 7 e 8 ottobre 2023 alla Galleria San Ludovico (prenotazione dei biglietti sul sito www.festivalverdi.it).
In scena un gruppo di donne di tutto il mondo, vecchie e nuove cittadine, ci ricorderà che il diritto alla libertà di movimento è un diritto per pochi, che c’è una grande disparità fra l’essere nati in Europa e nel nord del mondo e potersi spostare ovunque per qualsiasi ragione, e l’essere nati nel Sud del mondo e potersi spostare solo nel proprio paese.
La migrazione da sempre è uno dei principali fattori di crescita culturale, le popolazioni umane si spostano da milioni di anni, per necessità e per scelta. È così che ci si è evoluti. Come la libertà di movimento è il presupposto fondamentale per il libero sviluppo delle persone, anche il teatro è un esercizio di libertà. La libertà è un diritto e il teatro è capace di ricordarcelo.
In questa nuova creazione – con l’ambientazione curata da Mario Fontanini e le musiche di scena di Ailem Carvajal -si migrerà liberamente tra le arie di Verdi. A fare da guida saranno le eroine verdiane, «capaci di mettere a repentaglio la propria vita per affermare il proprio destino – scrive la regista Andreina Garella – capaci di scegliere con coraggio e non cedere per ribadire i propri valori così come oggi moltissime donne di tutto il mondo, sono costrette ad abbandonare il proprio paese. A volte fuggono, a volte decidono di andare via e come le donne verdiane, scelgono di affermare il proprio destino».
Festina Lente Teatro e Vagamonde, presenze ormai fisse nella programmazione di Verdi OFF, hanno realizzato creazioni ispirate ad opere verdiane rielaborate drammaturgicamente a partire dai temi del viaggio, della migrazione, dell’accoglienza e dei diritti civili (Aide. Canti migranti, 2018, Il rifugio della sabbia. Intime nostalgie dal Nabucco, 2019, Io non ho posto, 2020, StraOrdinarie, 2021, Mute d’accento, 2022).
Quest’anno arrivano a festeggiare i loro vent’anni di attività, un sodalizio fra competenze diverse, artistiche e organizzative, che ha permesso la costruzione di opere teatrali rivolte alla città, in spazi insoliti ma frequentati e raggiungibili da più persone per far arrivare riflessioni, pensieri e valori lontani dagli stereotipi, cercando strategie teatrali che agiscano in un’ottica inclusiva, consentendo di coinvolgere nuovi pubblici e più cittadini possibili.
Un percorso teatrale che si caratterizza per la sua attenzione alle donne migranti, richiedenti asilo e native che le ha rese promotrici di progetti portatori di nuove visioni e azioni tese a sensibilizzare e a favorire il consolidamento e la consapevolezza di una comunità più aperta e viva. Progetti che ruotano attorno all’idea di un Teatro Responsabile, che consente di approfondire e comunicare contenuti legati alle tematiche di genere e migratorie e grazie al quale, in questi anni, centinaia di donne si sono incontrate, parlate e ascoltate, facendo convogliando diverse culture ed esperienze in progetti comuni.
Informazioni e prenotazioni
Prenotazioni su www.festivalverdi.it
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria.
www.teatroregioparma.it
www.teatrofestinalente.blogspot.com
www.associazionevagamonde.blogspot.com
Fb @FestinaLenteTeatro
Ig @teatro.festina.lente