Da sedici associazioni del nostro territorio parte la richiesta di procedere al superamento del campo profughi di Martorano, con il testo che segue:
Sottoscriviamo il documento con cui Ciac pochi giorni fa ha tracciato il bilancio di tre mesi di campi profughi nel Parmense.
A inizio estate il confronto tra i sindaci e il prefetto si era arenato con l’indisponibilità di moltissimi sindaci. “Non ci sono case” era stata l’incredibile conclusione. Da cui “il prefetto non poteva far altro che aprire un campo profughi a Martorano”.
Al contrario, tutti i parmensi sanno che le case vuote ci sono, dovunque in tutta la provincia, e di ogni tipo di proprietà, pubblica e privata. Addirittura il prefetto ha l’autorità per requisire immobili sfitti dei privati per grave necessità legata all’emergenza abitativa.
Questo è, certamente, un caso di emergenza abitativa. Sono richiedenti asilo: l’articolo 10 della nostra Costituzione e la Convenzione di Ginevra del 1951 costituiscono i riferimenti.
Il diritto e accanto l’umanità. Non accettiamo che persone vengano lasciate in quelle condizioni. La soluzione, e dunque la cessazione del campo, si trova nella corresponsabilità: è necessario che tutti i sindaci del Parmense si rendano disponibili, agiscano insieme, arrivino a formulare al prefetto una proposta che sì comprenda una equa distribuzione tra i comuni ma anche esiga che l’accoglienza venga realizzata nel rispetto della dignità e dei diritti fondamentali delle persone.
Rimangono aperte le sottoscrizioni, sia collettive che individuali, da inviare all’indirizzo casadellapaceparma@gmail.com
Le Associazioni prime firmatarie:
Casa della pace, Consorzio delle cooperative di solidarietà sociale, Coordinamento pace e solidarietà odv, Rete Kurdistan Parma, Donne in nero, Tuttimondi aps, Consorzio Gruppo Ceis, Casa delle donne, Gruppo Mission Aps, Associazione per l’amicizia Italia – Birmania Giuseppe Malpeli, Rete diritti in casa, Anpi provinciale Parma, Libera Coordinamento Parma, Parma città pubblica APS, Rete carcere ODV