Il flusso di arrivi di cittadini ucraini nella nostra città non si è mai fermato con numeri che, giorno per giorno, diventano sempre più importanti. A oggi le accoglienze avviate da Ciac insieme alla rete Civiltà dell’Accoglienza, sono oltre 90, mentre sono cinque le famiglie che hanno già aperto la porta ai profughi, ospitando in tutto 10 persone, diverse altre sono pronte a partire nei prossimi giorni.
Nelle emergenze come questa, però, non è fondamentale soltanto l’accoglienza ma è decisivo fornire informazioni per orientare correttamente chi scappa da una guerra. Per questo Ciac ha costruito un sito in cui, oltre a dare indicazioni fondamentali per chi arriva in Italia, è possibile chiedere assistenza legale e accoglienza e candidarsi per accogliere.
La struttura dello spazio web è volutamente semplice, le informazioni sono organizzate in quattro filoni: segnalazioni, informazioni legali, informazioni sanitarie e accoglienza.
Nella prima sezione è possibile compilare un modulo per chiedere sostegno abitativo, legale o sociale per i profughi ucraini già presenti in Italia.
Il form è stato tradotto in ucraino in modo da poter essere compilato sia da chi sta già ospitando, sia da chi è appena arrivato sul nostro territorio.
Il secondo e terzo ramo riguardano le informazioni giuridiche e sanitarie: vi sono raccolte le indicazioni necessarie per legalizzare la propria posizione sul territorio e avere accesso ai servizi, con un focus sui vaccini anticovid. Le spiegazioni sono organizzate per schemi ed è possibile scaricare i documenti da compilare.
Non meno importante l’ultimo capitolo, dedicato alle persone che vogliono mettere a disposizione o una casa autonoma o un posto letto nella propria abitazione per l’accoglienza dei profughi. Anche in questo caso è possibile compilare un questionario per potersi candidare ad ospitare.
Il sito, in continuo aggiornamento, vuole essere uno strumento per orientare i cittadini ucraini in difficoltà a rintracciare notizie fondamentali per potersi orientare in un paese nuovo, con leggi spesso poco chiare e con indicazioni confuse. Allo stesso tempo l’obiettivo è coinvolgere sempre più parmigiani nel sistema di accoglienza.