Un’importante azione a favore della biodiversità è stata recentemente attuata a Compiano, nel corso degli interventi di messa in sicurezza e ripristino delle mura del Castello. Il Sindaco dott. Francesco Mariani, la progettista arch. Marcella Brugnoli e l’arch. Marisa Pattacini per la Soprintendenza hanno accolto con sensibilità la richiesta di intervento a tutela dei rondoni avanzata dal “Gruppo Rondini & Rondoni”. Del Gruppo fa parte ADA – Associazione Donne Ambientaliste insieme a ornitologi, naturalisti, insegnanti e cittadini sensibili ai temi ambientali, con l’obiettivo di sviluppare la conoscenza e l’attuazione di buone pratiche per la salvaguardia di specie di uccelli utili all’uomo, minacciate da errati interventi umani, spesso inconsapevoli.
Nelle cavità delle mura del Castello di Compiano da secoli nidifica il rondone comune, uccello migratore che ogni anno percorre in volo per due volte la distanza tra l’Europa, dove si riproduce a primavera, e l’Africa equatoriale, dove trascorre i mesi invernali. Il rondone comune si nutre esclusivamente di insetti e trascorre tutta la sua vita in volo, tranne nel periodo della nidificazione, quando depone le uova sotto le tegole dei tetti o nei fori presenti negli edifici.
I necessari lavori di ristrutturazione, iniziati in marzo del 2021, avrebbero impedito la nidificazione nella facciata del Castello per la presenza del cantiere, se non fossero state adottate misure temporanee di protezione. Con la collaborazione di AsOER – Associazione Ornitologi dell’Emilia-Romagna ODV, che ha messo a disposizione i nidi artificiali, sono state montate sui ponteggi alcune cassette-nido per consentire ai rondoni di trovare siti sostitutivi temporanei per la riproduzione. Ma l’intervento più importante e definitivo è la riapertura di 28 buche pontaie, in cui questi formidabili volatori potranno trovare casa dopo la fine dei lavori.