La vedremo a breve sfrecciare per le vie della città, in corsa contro il tempo per arrivare il prima possibile a prestare soccorso. Ci volteremo nel sentire il suono della sirena, ci chiederemo forse dove è diretta, per quale emergenza è stata attivata dal sistema del 118, spereremo che arrivi in tempo e che il suo equipaggio, grazie alle competenze e alla strumentazione in dotazione, riesca a salvare una vita.
Una nuova automedica entra a far parte della “flotta” di mezzi dell’Assistenza Pubblica Parma, un veicolo speciale al servizio di Parma e dei suoi cittadini, una importante donazione da parte della Fondazione Assistenza Pubblica Parma.
La Fondazione, che porta il nome dell’associazione di volontariato, si propone di sostenere le diverse attività e servizi della Pubblica. “Siamo soddisfatti e orgogliosi ogni volta che possiamo vedere e toccare con mano il nostro supporto all’associazione di volontariato – dichiara Filippo Mordacci, presidente della Fondazione e comandante del Corpo Militi della Pubblica – vediamo così realizzarsi la mission della Fondazione. In questi anni, accanto a diversi contributi economici, abbiamo potuto inaugurare mezzi è presidi, per garantire un soccorso sempre di elevata qualità. La Fondazione è l’istituzione che eroga la donazione, ma è doveroso il ringraziamento a tutti coloro che, nelle diverse iniziative di cui è promotrice, lavorano e si adoperano quotidianamente, sapendo che il “prodotto finale” del loro lavoro contribuisce al bene della società ed è a favore della solidarietà.”
La Fondazione infatti, negli anni, ha potuto donare già un’altra automedica prima di questa (era il 2015), un’ambulanza e due importanti strumenti diagnostici per il soccorso avanzato: un ecografo portatile e un emogasanalizzatore.
“Portare per le strade della nostra città il nome di chi ci sostiene sulle fiancate dei mezzi è un importante segno di riconoscenza verso chi ci offre la possibilità di concretizzare l’impegno dei nostri volontari. – afferma Luca Bellingeri, presidente di Assistenza Pubblica Parma – Nel caso della Fondazione è anche un orgoglio e segno della nostra gratitudine verso chi si è impegnato in prima persona per fondare questa realtà – Filippo Mordacci, Michele Brunelli e Andrea Folli – e verso tutte le persone che vi lavorano, che non solo offrono quotidianamente, con il massimo dell’impegno, servizi necessari alle persone ma riescono anche ad arricchirli con i valori della Pubblica, i nostri valori che ci rendono una realtà unica.”
L’automedica in Italia – è un vanto ricordarlo – è nata a Parma, proprio in Assistenza Pubblica, nel 1988. Da allora, l’ente nato nel 1902 ha perseguito l’obiettivo di rinnovarsi e portare qualità nel soccorso avanzato, cercando anche di essere realtà pioniera di innovazioni: l’introduzione infatti di alcuni di questi strumenti ha dato il via alla loro diffusione anche in provincia e oltre.
La nuova “Papa 30″ (questo è il nome con cui viene identificata l’automedica della Pubblica) è un SUV, una Seat Tarraco, un mezzo che risponde a diversi requisiti: la sicurezza delle persone che compongono l’equipaggio, la possibilità di raggiungere una velocità sostenuta, e un’aumentata capacità di alloggiare i materiali necessari al soccorso e rianimazione. L’automedica, va ricordato, è un veicolo che permette di far arrivare, ove vi è una situazione di emergenza sanitaria, personale medico specializzato ed esperto (supportato dai volontari), insieme a dispositivi di rianimazione che nel corso degli anni sono aumentati in numero e migliorati in qualità, grazie alla possibilità di sviluppo di apparecchi di dimensioni portatili, maneggevoli e di immediato utilizzo. Un esempio è l’ecografo portatile, delle dimensioni di un tablet, che può dare indicazioni preziose al personale sanitario ai fini diagnostici e di conseguenza terapeutici. È dalla somma di questi fattori – veicolo, team presente e materiali a disposizione – che si ottiene la sinergia di risultati. L’Assistenza Pubblica è una realtà di volontariato viva e attiva, che grazie ai suoi quasi 900 volontari (nell’ultimo anno sono stati più di 200 a partecipare ai corsi per diventare soccorritori) è impegnata in numerosi servizi e attività, non solo di soccorso in emergenza-urgenza. Le donazioni rappresentano uno dei “propellenti” che consentono di tenere in moto la macchina del volontariato. La Fondazione Assistenza Pubblica Parma, con la donazione del nuovo veicolo e attraverso costanti contributi, sostiene e garantisce che la macchina non rallenti mai. L’unione di intenti e ideali fa la forza del sistema.