Comunicato stampa
Al via il progetto di incrocio domanda-offerta di lavoro per il collocamento di soggetti attualmente in carico alle associazioni del terzo settore, grazie alla realizzazione di uno strumento digitale innovativo progettato ad hoc. Nato su iniziativa dell’Associazione Parma per la Famiglia (costituita su iniziativa di Banca di Parma, ora confluita in EmilBanca che ne è socio di riferimento) ed in collaborazione con Ascom, 360 Life Formazione, My Eap (agenzia per il lavoro) CSV Emilia, Caritas e diverse associazioni di volontariato del territorio, il progetto vede ora la fase di lancio di una piattaforma gestionale, utilizzabile dalle associazioni e dagli enti del terzo settore in modo semplice e accessibile, in un percorso di collocamento per persone disoccupate all’interno delle aziende, in particolar modo quelle del terziario.
“Da sempre l’Associazione – ha commentato Alfredo Alessandrini Presidente di Parma per la Famiglia – si pone come obiettivo quello di sensibilizzare i soggetti pubblici e privati sul tema della prevenzione al disagio tramite attività di informazione, formazione e sostegno di iniziative imprenditoriali ad hoc. Con questa premessa nasce quindi l’idea di realizzare una piattaforma disegnata ascoltando le esigenze degli stakeholder del territorio, che possa facilitare il contatto tra le associazioni operanti nel terzo settore e le imprese che necessitano in misura crescente di personale.”
“Sono convinto che l’integrazione nella nostra società delle persone che sono ospitate dai centri di accoglienza del nostro territorio debba avvenire dando loro una possibilità di lavoro, continua Leonardo Lanzi, imprenditore membro della Consulta Di Solidarietà E Coesione Sociale, promotore del progetto. “Incontrando alcuni di essi presso gli enti di accoglienza mi sono reso conto della forte volontà di inserirsi nella nostra società e quanto il lavoro possa dare loro dignità e rappresentare uno strumento per raggiungere questo obiettivo. Parimenti il nostro territorio da anni lamenta una carenza di manodopera professionale in tanti settori economici e mi è sembrato opportuno ricercare uno strumento che possa realmente ‘matchare’ in maniera facile queste esigenze. Parlandone nel contesto di Associazione Parma per la Famiglia e poi in quello di Ascom ho trovato piena condivisione della finalità e da lì siamo partiti tutti insieme in un percorso che oggi vede una tappa importante ma che ha ancora tanta strada da percorrere a favore della nostra comunità. Sarebbe bello vederlo replicato su altri territori”.
“Dai primi incontri di condivisione del progetto con le associazioni del terzo settore, infatti, sono già 19 le realtà pronte a testare la piattaforma, caricando i CV di persone in cerca di un impiego – ha aggiunto Arnaldo Conforti, Direttore CSV Emilia. Auspichiamo che il progetto possa quindi essere l’occasione per supportare concretamente le famiglie creando le condizioni ideali per l’inserimento nel mondo del lavoro di persone che ne hanno necessità.”
“Il lavoro che c’è o che manca, che si trova o che si è perso fa la differenza sia nei percorsi di impoverimento che nei percorsi di risalita e di ripartenza. Per questo siamo grati per questo progetto, per chi l’ha pensato e reso possibile. Una opportunità preziosa per offrire stabilità, per restituire dignità e per guardare al presente e al futuro con speranza, in un momento storico segnato da crisi, da guerre, da incertezza e paura” – ha fatto seguito Maria Cecilia Scaffardi Direttrice Caritas Diocesana Parmense.