100 anni di scautismo a Parma

Inaugura il 13 aprile la mostra fotografica che racconta la lunga avventura del movimento che ha formato migliaia di buoni cittadini, anche nella nostra città. Allo Spazio A di via Melloni, fino al 27 aprile

Tra le celebrazioni per il centenario dello scautismo cattolico parmense, le associazioni Agesci (dedicata ai giovani) e Masci (per adulti) hanno organizzato una mostra fotografica per ricordare momenti significativi della loro lunga avventura, mentre le attività proseguono con immutato impegno ed entusiasmo, nella formazione di buoni cittadini, custodi del creato, al servizio del prossimo, felici nel rendere felici, pronti a fare del proprio meglio per “lasciare il mondo un po’ migliore di come lo si è trovato”, fondendo lo spirito dell’uomo dei boschi, del pioniere, del cavaliere medievale.

Figure prese a modello e incarnate dal fondatore lord Baden Powell (per gli scout “BP”), il generale in congedo dell’impero britannico che nell’agosto 1907 organizzò e guidò sull’isola di Brownsea squadriglie di ragazzi nel primo campo estivo, in versione nautica

Le celebrazioni pubbliche a Parma sono iniziate lo scorso 13 gennaio al Teatro Regio, con la consegna della Civica benemerenza alle stesse Agesci e Masci, e al Cngei (pluriconfessionale), dalle mani del sindaco Michele Guerra in occasione del Premio Sant’Ilario, per l’impegno lungo un secolo nell’educazione delle nuove generazioni. A Noceto, col gruppo Agesci locale (unico fondato nel 1924 dagli “avi” dell’associazione maschile Asci e ancora oggi attivo) la festa è iniziata nel 2023, coinvolgendo il paese in numerosi eventi, ed è ancora in corso.

Dalle sedi dei 18 gruppi Agesci di città e provincia (l’ultimo nato sei mesi fa, a Panocchia), presso le parrocchie ospitanti, sono partite numerose attività a tema “Centenario”, con cui lupetti e coccinelle nei branchi e cerchi (fascia 8-11 anni), esploratori e guide nei reparti (12-16 anni), rover e scolte in clan e fuochi (17-21 anni) hanno festeggiato la Giornata del Pensiero (attorno al 22 febbraio, compleanno di BP), ricordando e rinsaldando la fratellanza tra gli scout del mondo, uniti per la pace, sotto la stessa Legge e Promessa.

Seconda tappa ufficiale a Parma lo scorso 16 marzo, in piazzale San Giacomo: con lo stesso sindaco Guerra, l’assessora all’Associazionismo, Partecipazione e Pace, Daria Jacopozzi (con trascorsi in Agesci) e Giancarlo Cavazzoni (lo scout più anziano della provincia, 93 anni, membro Masci) è stata svelata una targa commemorativa presso l’oratorio “Domenico Maria Villa”, un tempo animato dai padri Stimmatini: qui il 18 marzo 1924, esaudendo il desiderio lungimirante del vescovo Guido Maria Conforti, venne fondato il primo riparto scout Asci, Parma I “Cardinal Ferrari”, diretto da Adolfo Saccenti, con assistente ecclesiastico padre Giuseppe Bertapelle. Una “pietra miliare” donata dagli scout e guide “delle antiche e nuove generazioni – leggiamo sul marmo, che riporta i simboli dell’Asci, dell’Agi (l’associazione femminile nata a Parma nel 1946), Agesci e Masci – a testimonianza, con rinnovato impegno di servizio”.

Sabato 13 alle 10, un nuovo passo nella memoria: nei locali dello Spazio A (via Melloni 1/A), nuovamente alla presenza di Jacopozzi, di capi e cape di oggi e “ragazzi di ieri”, l’inaugurazione della mostra fotografica “100 anni di scautismo a Parma”. Per sottotitolo, un’eloquente citazione di BP: «Nel vostro passaggio in questo mondo, che ve ne accorgiate o no, chiunque voi siate e dovunque andiate, state lasciando dietro di voi una traccia».

La mostra, patrocinata dal Comune, offre circa 70 “tracce” dei 45-50mila parmensi che in un secolo hanno indossato il fazzolettone: scatti in bianco e nero e a colori, in formato 50×70, da negativi e memorie digitali dei gruppi presenti e passati, i cui autori hanno fatto “del proprio meglio” per rendere lo stile e i valori del Grande Gioco dello scautismo: la vita all’aria aperta, la vita comunitaria, la vita di fede, la bellezza del camminare insieme, uomini e donne.
Avventura, gioco, condivisione, collaborazione, servizio (nella vita ordinaria e nelle emergenze), la creatività e la capacità di adattamento che hanno permesso al Movimento di restare… in movimento. Nonostante la dittatura fascista (17 anni di clandestinità, fino alla Liberazione), nonostante guerre, turbolenze politiche, rivoluzioni culturali, la pandemia.

La mostra sarà visitabile tutti i giorni, festivi compresi, fino a sabato 27 aprile, dalle 10 alle 12.30, dalle 15 alle 18.30. Ingresso gratuito.
Volontari Agesci e Masci accoglieranno i visitatori e offriranno informazioni storiche.

Le celebrazioni del Centenario culmineranno domenica 21 aprile, con attività al Parco Ducale e in Cittadella che coinvolgeranno i circa 1800 bambini, ragazzi e capi Agesci. Nel pomeriggio la Messa conclusiva in Cattedrale, presieduta dal vescovo Solmi.