Dal 9 ottobre al 7 dicembre venti appuntamenti per affermare il diritto a un’informazione libera e obiettiva; per delineare quali politiche siano necessarie per riportare la pace in Europa; per conoscere quanto sta accadendo in paesi più lontani (Congo, Myanmar, Palestina) e per ascoltare le testimonianze di guerra dai rifugiati che sono presso di noi; per proporre la realizzazione di un Ministero per la Pace e nei comuni la diffusione degli Assessorati per la pace, coinvolgendo le amministrazioni locali; per ribadire l’attualità di don Primo Mazzolari e don Lorenzo Milani; per chiedere che l’Italia ratifichi il Trattato Onu per l’eliminazione delle armi nucleari; per denunciare gli effetti delle armi all’uranio impoverito, vietate e tuttavia ancora usate; per analizzare la connessione del rifiuto della guerra con la difesa dell’ambiente; per scongiurare il bellicismo e il razzismo ricordando la nostra Costituzione e la Dichiarazione dei diritti umani, pure legge del nostro Stato, che afferma che ogni essere umano è titolare di tutti i diritti e ci richiede di agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.
Il Festival è stato presentato in conferenza stampa presso Municipio di Parma il giorno 28 settembre 2023. Al tavolo erano presenti l’Assessora alla Pace ed Associazionismo, Daria Jacopozzi, Danilo Amadei, Presidente Casa della Pace, Emilio Rossi per Casa della Pace e CIAC Onlus e Paolo Volta della Famiglia saveriana.