Anche il carcere fa squadra!

Una città che fa squadra nel segno dell’inclusione: l’Anolino solidale per la prima volta negli Istituti Penitenziari di Parma

L’anolino solidale unisce tutti, anche quella parte di città nella città che solitamente resta fuori dagli occhi perché nascosta dietro a mura altissime: il carcere. Il 2 e 3 dicembre anche i detenuti fanno squadra per i bimbi più fragili.

L’abbraccio della comunità è arrivato in via Burla dove, insieme al personale carcerario, si sono dati appuntamento le principali istituzioni del nostro territorio. A realizzare gli anolini per Parma Facciamo Squadra nelle cucine al fianco dei carcerati c’erano il sindaco Michele Guerra, la giunta, i capigruppo del Consiglio Comunale e il suo presidente Michele Alinovi, il vescovo Solmi, Andrea Massari presidente della Provincia, Massimo Fabi, direttore generale Azienda sanitaria e ospedaliera, Gianfranco Bertè per l’AUSL di Parma, il consigliere regionale Matteo Daffadà, Roberto Cavalieri garante regionale. C’era anche il mondo delle aziende rappresentato Rosanna Cattini di Conad Centro Nord e da Cecilia Plicco del Gruppo Chiesi. Alle spianatoie anche due cuoche del Parma Quality Restaurants.

Ecco il Comunicato stampa preparato dall’IPP.

Nei giorni 2 e 3 dicembre gli Istituti Penitenziari di Parma accolgono e sono direttamente coinvolti nell’evento dell’anolino solidale promosso nel campo virtuoso di Parma Facciamo Squadra. Per il nostro carcere cittadino è una delle modalità per consolidare il lavoro quotidiano finalizzato a creare il ponte virtuale con la Città di Parma, per il superamento di barriere e steccati attraverso il pieno coinvolgimento reciproco a favore delle persone svantaggiate. Questo carcere è di fatto un quartiere della città e la spinta innovativa della Direzione, dell’area giuridico pedagogica e di quanti vi operano a diverso titolo, ha fra i suoi obiettivi quello di favorire e consentire a tutte le realtà territoriali la conoscenza dell’Istituto e aprire sempre più a percorsi che consentano il reinserimento socio lavorativo e affettivo delle persone detenute. 

“Crediamo molto nell’essere parte di una squadra territoriale più ampia” – ha affermato il Direttore degli IIPP, dott. Valerio Pappalardo“Le persone detenute in questo carcere, accompagnate e supportate dal mondo del volontariato, da personalità del mondo istituzionale, politico e cittadino, si adopereranno al fianco e a sostegno dei destinatari del progetto per costruire una comunità più inclusiva che possa garantire a bambine e bambini con disabilità intellettiva il diritto ad attività sportive, artistiche, musicali insieme ai propri coetanei. Questa volta – ed è questo il valore aggiunto – i detenuti saranno protagonisti e non destinatari di azioni solidali”.

Saranno dodici i detenuti coinvolti nella produzione dell’anolino solidale e insieme a loro lavoreranno e si alterneranno i volontari del CSV Emilia e del CSS, con alcuni chef di Parma Quality Restaurant. Il luogo della produzione sarà il rinnovato laboratorio nel padiglione dell’alta sicurezza, dove quotidianamente vengono svolte alcune attività di formazione professionale del settore ristorazione, il corso scolastico dell’Istituto Alberghiero Magnaghi e altri momenti formativi, come quello che vede impegnati i detenuti in un progetto di volontariato nella produzione del pane per le mense della Caritas e di Padre Lino, le ostie per le parrocchie della diocesi.

Un ringraziamento a tutti coloro che hanno fatto squadra all’interno del carcere per la realizzazione dell’anolino solidale, in particolare alla dottoressa Maria Clotilde Faro, responsabile dell’area giuridico pedagogica, al Comandante Nicolino Di Michele, agli uomini e alle donne della polizia penitenziaria e al dottor Giuseppe La Pietra, Cefal ER, a coordinamento delle attività formativo professionali.