Le associazioni della Rete Parma Dimensione Umana chiedono spiegazioni al Comune di Parma dopo l’intervento di capitozzatura che ha coinvolto le piante di caco da cui si otteneva il raccolto per la Festa.
Pubblichiamo il comunicato stampa della rete:
“Quella di quest’anno sarebbe stata la sua sesta edizione. La Festa del Raccolto Urbano nasce a Parma nel 2016 grazie alle numerosissime richieste pervenute da parte di associazioni e cittadini di preservare e valorizzare il bellissimo patrimonio storico, culturale, naturale e produttivo rappresentato dalle alberature frutticole presenti nell’area urbana di Parma, in particolare quelle degli alberi di cachi. La proposta è stata accettata come valida alternativa al taglio degli alberi prospettata inizialmente dall’Ufficio del Verde.
Il Comune di Parma diviene patrocinatore della Festa organizzata da una Rete di oltre 60 associazioni aderenti alle Reti Per Parma Città Verde e Parma a Dimensione Umana. La Festa entra anche a far parte degli impegni inseriti nel protocollo d’intesa “Agroecologia urbana, città e scuole verdi” tra Comune di Parma ed Associazioni, firmato nel Giugno 2018.
Così dal 2016, i primi di Dicembre, cittadini ed associazioni si ritrovano in occasione della Festa, raccogliendo, ogni anno, fino a due tonnellate di cachi che sono donati alla cittadinanza e ai banchi alimentari.
Nel 2020 la Festa ottiene un enorme successo nonostante le difficoltà dettate dalla pandemia in corso e le avverse condizioni meteo. Associazioni e cittadini si autotassano e noleggiano un mezzo con carrello elevatore raccogliendo ancora una volta due tonnellate di cachi.
Dal Comune sembrano arrivare buone notizie a seguito del nuovo contratto Global di gestione del verde. In una mail del 7 Dicembre 2020 il Comune di Parma informa la Rete Per Parma Città Verde che “…crediamo che la novità delle potature di cachi e gelsi a canone (e quindi programmabili nel periodo corretto di anno in anno in funzione della preventiva raccolta) sia una cosa molto importante e strutturale, che potrà consentire già dal prossimo anno, valutazioni differenziate da strada a strada, cercando la sintesi dei diversi e vari interessi della cittadinanza.
Ed invece quest’anno, proprio mentre le associazioni stavano per avviare l’organizzazione della consueta Festa, in data 9 Novembre, le mail delle associazioni vengono inondate da segnalazioni di cittadini allarmati da improvvisi interventi di capitozzatura che hanno interessato tutte le 142 alberature oggetto della Festa, lasciando gli alberi completamente spogli e compromessi.
Intervento che ha generato sgomento tra gli organizzatori della Festa ed i tanti cittadini che aspettavano l’annuale evento. Gli stessi ora chiedono spiegazione al Comune di Parma di come questo sia potuto accadere e cosa bisogna aspettarsi dagli impegni così pesantemente disattesi da parte del Comune stesso e sul futuro di questa bellissima Festa.
Gli organizzatori si ripromettono di organizzare comunque un evento in onore della Festa per tenere vivo lo spirito che l’ha sempre animata nell’attesa di poter tornare presto a festeggiarla nel migliore dei modi e nella speranza che gli alberi sopravvivano a questo ennesimo attacco alla loro salute e longevità”.
Le associazioni della Rete Parma Dimensione Umana, Manifattura Urbana, WWF Parma, ADA Associazione Donne Ambientaliste, Legambiente Parma, Art Lab, Fridays for future Parma, Fruttorti Parma, No Cargo Parma, Slow Food Parma, Tuttimondi, Parma Sostenibile, Manifesto per San Leonardo, FIAB Parma, Ciac Onlus, Mercatiamo, Stop Elettrosmog Parma, Isde Parma associazione medici per l’ambiente, Cultural-mente aps, Movimento per la Decrescita Felice Parma, DES Distretto Economia Solidale Parma, GIT di Parma di Banca Etica, I monnezzari di Parma, Associazione Artetipi, Comitato Tardini Sostenibile, Aria di Parma, Centraline dal Basso.