La mia divisa

Il 13 novembre la presentazione del libro di scritti e discorsi politici di Guido Picelli

Sabato 13 novembre alle ore 15,30 in Piazzale Inzani a Parma, si terrà la presentazione del libro di scritti e discorsi politici di Guido Picelli “La mia divisa“, a cura di William Gambetta (BFS, Pisa 2021).
Dialoga con il curatore Andrea Bui
Letture di Carlo Ferrari
Accompagnamento musicale di Francesco Pelosi

A cura di Comitato Agosto 1922Centro studi movimentiBiblioteca Franco Serantini – Istituto di storia sociale, della resistenza e dell’età contemporanea della provincia di Pisa e Bfs edizioni

In caso di pioggia l’iniziativa si svolgerà presso il Circolo Pedale Veloce di borgo Bernabei 39.

Molti conoscono Guido Picelli come l’animatore delle «Barricate di Parma» del 1922, quando al comando dei suoi Arditi del popolo guidò la vittoriosa resistenza dei rioni proletari contro migliaia di fascisti. Fu quello l’episodio più eclatante della sua vita, quello che lo rese noto ben oltre i confini della sua città.
Eppure la sua esistenza fu segnata da molte altre battaglie. Dopo la Grande guerra fu un dirigente del Partito socialista e poi di quello comunista. Deputato dal 1921 al 1926, venne perseguitato durante il regime fascista. Fuggito all’estero, si rifugiò in Unione sovietica da dove, nel settembre 1936, si diresse in Spagna per combattere nelle Brigate internazionali. Morì, sul fronte di Madrid, nei primi giorni del 1937, mentre guidata i suoi uomini in battaglia.

Di Picelli sono stati messi in risalto il carisma di dirigente e le abilità di uomo d’azione ma poco è stato studiato il suo percorso politico. In questa edizione critica dei suoi scritti e discorsi parlamentari, per la prima volta emerge con completezza il suo pensiero, segnato dalla radicale opposizione alle classi dominanti, tanto in età liberale quanto in quella fascista. Una concezione coerente con il suo modo di vivere, con il suo essere rivoluzionario, con la lotta come «sua divisa». Rileggerne i testi è il modo migliore per sottrarlo a quella distorsione politica che è stata fatta della sua figura e per restituirle lo spessore umano e intellettuale che ebbe.

Info e prenotazioni: info@museiurbani.it