In un periodo così difficile come questo ci sono storie che riescono ancora ad emozionare e a scaldare i nostri cuori. Una di queste ha coinvolto l’Assistenza Pubblica di Parma, che per questo Natale, ha ricevuto un dono davvero speciale la cui donatrice ha voluto rimanere anonima.
La Pubblica ha voluto ringraziare per questo l’anonima benefattrice con queste parole:
“Grazie, donatrice ignota
Non sappiamo molto, di lei. Sappiamo che è donna. Sappiamo che vuole bene alla comunità in cui vive. Non ce lo ha semplicemente detto, lo ha dimostrato: donando all’Assistenza Pubblica di Parma un’ambulanza. Nessuna dichiarazione o intervista però, niente telecamere pronte a filmare il gesto di generosità: la sua sola richiesta è stata di apporre sulla fiancata dell’ambulanza una frase di speranza e gratitudine, tanto semplice quanto perfetta, a suggellare il valore dell’impegno comune che vince, e l’apprezzamento per quanto la Pubblica ha fatto per gli altri: “Insieme ce la faremo/ Grazie/Mamma Maria”.
Affidando ad un notaio l’incarico di seguire l’iter della donazione, ha ancora di più inteso celare la sua identità. Fa notizia, nell’era dell’immagine, questa volontà di riservatezza: dietro all’anonimato si nascondono nel pensiero comune le persone troppo timide (una rosa da parte di un ammiratore ignoto!) o con poco coraggio (una lettera anonima di denuncia).
Non è questo il caso: la nostra benefattrice si è immedesimata nei volontari. Quelli che quotidianamente indossano la divisa e prestano servizio, di cui non ci si ricorda il volto (ormai spesso avvolto da tuta, mascherina e visiera), bensì i gesti di cura e attenzione verso l’altro; così ha compiuto lei un gesto di estrema generosità e altruismo, senza desiderio di apparire: “volontaria-mente”, ovvero in modo volontario e consapevolmente.
Chissà se lei stessa è stata un giorno soccorsa, o semplicemente ha osservato, dalla finestra di casa, le ambulanze che viaggiavano in questi mesi. Rimane avvolta nel mistero l’identità della persona, a cui la Pubblica intende ricambiare con lo stesso Grazie, non solo formale e scritto, ma concreto: facendo sì che la Papa 12, l’ambulanza che reca la scritta, percorra le strade della città (e oltre), portando sollievo e solidarietà.
Generosa donatrice, che un giorno vedrà passare la Papa 12 e nasconderà un sorriso sotto la mascherina: la Pubblica ci crede, insieme ce la faremo”.