Fiera delle armi a Parma: perché?

La lettera aperta di Casa della Pace alle istituzioni per chiedere conto della Fiera delle armi, inserita nel calendario dell’Ente Fiere per il prossimo marzo.

Riprendiamo con piacere la lettera aperta che Casa della Pace ha inviato a Presidente di Ente Fiere, Sindaco di Parma, Presidente della Provincia di Parma e Presidente della Regione Emilia Romagna e alla cittadinanza con oggetto “Perché la fiera delle armi a Parma?”

Parma, 5 novembre 2025

Apprendiamo dal calendario di Ente Fiere di Parma che nei giorni 28 – 30 marzo 2026 si terrà a Parma la fiera EOS (European Outdoor Show), presentata come fiera di caccia, tiro sportivo, outdoor, turismo venatorio-gastronomico. E’ una fiera di armi. Prima era stata a Brescia, poi a Vicenza, a Verona nelle due edizioni più recenti. Di cosa si tratti ce lo esprimono con chiarezza filmati reperibili in rete, qui su EOS Verona 2024 e 2025:

https://www.rainews.it/tgr/veneto/video/2025/02/verona-fiera-caccia-pesca-protesta-pacifisti-contro-produttori-armi-5c4d588c-7143-4e9a-9ed1-25000f23a5b6.html

https://www.lastampa.it/cronaca/2025/02/11/video/verona_proteste_per_i_bambini_con_i_fucili_in_mano_alla_fiera_eos_scene_da_educazione_siberiana-14995777/

Fiere che, pur essendo da anni evidente il declino della pratica della caccia, promuovono il possesso di armi da parte dei cittadini. Con incursioni, a Brescia e a Vicenza, di politici alla ricerca di consensi. Semplici esplorazioni in rete ce lo documentano.

Nelle due edizioni di Verona tre associazioni nazionali – Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza, Rete Italiana Pace e Disarmo e Movimento Nonviolento – avevano proficuamente collaborato  con l’Amministrazione comunale scaligera, con VeronaFiere ed anche con gli stessi organizzatori di EOS raggiungendo significativi correttivi: un Codice etico escludente la difesa personale dai settori della manifestazione, un Regolamento Visitatori e un Regolamento Generale degli Espositori che non ammetta aziende produttrici di armi di Stati sottoposti a embargo dalle Nazioni Unite o ritenuti responsabili dalle Nazioni Unite di crimini di guerra e crimini contro l’umanità, l’esclusione nella manifestazione di interventi di tipo politico, una maggiore attenzione alla tutela dei minorenni ai quali è stato precluso il maneggio delle armi.

Misure come quest’ultima, auspicabilmente da estendersi proprio per la tutela dei minori, che per essere effettive richiedono un certissimo controllo all’interno garantito da Forze dell’ordine e servizi dell’Ente Fiere. Controllo che nemmeno a Verona risulta essere stato sufficiente.

Circa il trasferimento da Verona a Parma leggiamo nel comunicato stampa delle tre predette associazioni che “gli organizzatori – come riportato da alcune fonti di stampa – chiederebbero di poter condividere l’evento con gli appassionati italiani e stranieri in un clima di maggiore serenità, condizione venuta a mancare nelle ultime due edizioni organizzate a Verona”. Poiché non vogliamo affatto  – nel momento di grave preoccupazione, non solo per il riarmo generale, ma anche per la violenza privata spesso perpetrata con armi legalmente detenute – che una fiera di armi a Parma possa trovare “maggior serenità” che a Verona, al Presidente di Ente Fiere di Parma chiediamo:

  • Per quanto tempo ha firmato il contratto per EOS? E’ revocabile?
  • I soci di Ente Fiere erano informati? Tra i soci ci sono il Comune di Parma (per il 15,96%), la Provincia di Parma (per altro 15,96%) e la Regione Emilia Romagna (per il 4,14%). Da considerare anche che nel nostro territorio ci sono numerosi Comuni che prendono le distanze dalle armi, esprimendo Assessorati per la pace ed anche Assessorati per il benessere animale.
  • Non le sembra che questo nostro tempo sia già fin troppo dominato dalle armi?

Anche al Sindaco di Parma, al Presidente della Provincia di Parma, al Presidente della Regione Emilia Romagna chiediamo se fossero stati preventivamente informati, in quanto soci, da Ente Fiere, se avessero dato il loro consenso, se possano agire su quel contratto. Nell’immediato, avvicinandoci all’edizione a Parma della fiera, occorre già da ora quantomeno impostare col rispetto delle regole l’eliminazione di aspetti gravi che i filmati ci dicono sussistere. Verona ci ha indicato la strada da percorrere.

Cordiali saluti
Casa della pace – Ets

Pubblicato: 12 Novembre 2025