“Islam e carcere: una goccia di speranza nel mare dei problemi della detenzione” è il titolo del convegno che si svolgerà sabato 27 settembre, alle 15.00 nella sala Conferenze Missionari Saveriani (via San Martino, 8, Parma).
Lo organizza l’associazione Donne di qua e di là, fondata a Parma nel 2009 con l’obiettivo di promuovere il dialogo interculturale e la solidarietà, in collaborazione con il Centro Interculturale, Forum interreligioso di Parma e i centri islamici Essalam di Fornovo Taro, Ennour di Fidenza, Al-wafaa di Colorno e Attuaba di Noceto e con contributo di Fondazione Cariparma.
Al termine di un’estate in cui si è parlato molto delle difficili condizioni in cui versano i penitenziari italiani e le loro popolazioni, gli organizzatori hanno ritenuto particolarmente importante pianificare un evento come questo a cui sono stati invitati Francesco De Vanna, assessore ai Lavori pubblici e alla Legalità del Comune di Parma, Monica Moschioni, avvocata CPP, Roberto Cavalieri, garante dei detenuti in Emilia-Romagna, Veronica Valenti, garante dei detenuti del Comune di Parma, Mohammed Khalid Rhazzali, docente di Sociologia all’università di Padova, e Khalid Drai, imam e presidente ASSER.
L’evento, pensato per sottolineare l’importanza dei gesti di cura da parte della comunità esterna verso i detenuti nella loro riabilitazione sociale, offrirà anche l’opportunità di assistere alla proiezione di un piccolo corto, realizzato da Giovanna Pavesi (con la collaborazione di Marta Corradi) per testimoniare la raccolta dei beni per la consegna dell’iftar in carcere, e alla mostra fotografica di Elisa Morabito, allestita nello spazio adiacente la sala.
Entrambe, nel 2024, hanno seguito, firmando un foto-reportage pubblicato sulla rivista Il Millimetro, le volontarie dell’associazione Donne di qua e di là nella raccolta dei beni e dell’assemblaggio dei pacchi e, infine, hanno documentato la loro consegna in carcere.