Comunicato stampa
Il progetto dell’Ambulatorio mobile dell’Assistenza Pubblica Parma è già operativo con le prime tre uscite in città, due presso il piazzale della stazione e una all’Emporio Solidale in via Veterani dello Sport. L’attività sarà ufficialmente attiva da circa la metà di settembre 2025. Nel frattempo, stiamo collaborando con l’Assessorato del Comune di Parma — già attivamente impegnato con le realtà solidali del territorio — per l’apertura di un ambulatorio fisso. Quest’ultimo sarà in continuità con l’ambulatorio mobile, che fungerà da ponte tra i due servizi, in sinergia con Croce Rossa e Seirs Croce Gialla.
L’Ambulatorio mobile, iniziativa nata nel 2022 sotto la guida del precedente Consiglio Direttivo AP Parma, e oggi realizzata con il sostegno di Fondazione Cariparma, e il contributo di Adriana Rosi e Io Parlo Parmigiano per l’allestimento, consiste in un mezzo equipaggiato ad ambulatorio, appunto, e ha come obiettivo quello di raggiungere tutte quelle persone che, per motivi diversi, a causa di fragilità o problematiche differenti, non sanno come orientarsi all’interno del servizio sanitario pubblico, non riescono ad accedervi, o sono impossibilitate nel rivolgersi al medico di base. L’obiettivo è aiutarle a dirigerle e orientarsi verso percorsi di cura più strutturati, come le strutture pubbliche o il medico curante, e quando possibile, fornire un primo supporto sanitario.
L’ambulatorio, infatti, non è, e non intende essere, una sostituzione al servizio pubblico e al medico di base, ma si propone come un intervento di integrazione in stretta collaborazione, un lavoro in rete con la sfera pubblica e le realtà già operative sul territorio. Opera lavorando in stretta sinergia con il servizio pubblico, appunto, e anche con le altre associazioni, come ad esempio la Croce Rossa con il suo ambulatorio fisso, e Seirs Croce Gialla, contribuendo a costruire una rete condivisa di assistenza.
L’efficacia di questo Ambulatorio è stata evidenziata fin dalle sue prime tre uscite, durante le quali sono state assistite circa 40 persone. Ogni intervento, ciascuno della durata di circa 2 ore e mezza, ha visto alternarsi tre medici e due volontari dell’Assistenza Pubblica Parma, che hanno offerto supporto in modi diversi: dalle piccole medicazioni ai test per valutare rischi di problematiche cardiologiche, ma anche fornendo supporto e informazioni su dove e a chi rivolgersi, a chi presentava problematiche più complesse. Questi interventi sono fondamentali per le persone in condizione di fragilità che ne possono beneficiare, e rappresentano, inoltre, un primo punto di contatto con il sistema sanitario, contribuendo, almeno in parte, a contenere il sovraffollamento dei Pronto Soccorso. Il passaparola si è dimostrato molto efficace, oltre ad alcune persone che si sono presentate anche la volta successiva, tante sono arrivate anche su segnalazione di chi aveva già usufruito del servizio.
Nei primi giorni di attività è emerso un elemento ricorrente tra le persone con fragilità che si sono rivolte all’ambulatorio mobile: il bisogno profondo di essere ascoltate e soprattutto, di sentirsi viste e riconosciute, come sottolineato anche da Gianluca Lottici:
«L’ambulatorio rappresenta un ponte di collegamento tra le persone fragili e il servizio pubblico – ha spiegato Lottici, Volontario AP Parma –, senza alcuna intenzione di sostituirsi a quest’ultimo. Il nostro contributo cambia a seconda delle diverse esigenze dell’utenza e dai contesti nei quali operiamo. Una cosa è stata evidente fin dall’inizio: che tutte le persone che si sono rivolte ad oggi all’ambulatorio avevano bisogno di essere ascoltate. Spesso vivono situazioni di solitudine e magari, con la “scusa” di misurare la pressione, vengono da noi. Attualmente ci troviamo in una fase “pilota” del progetto, è ancora un percorso in divenire, finalizzato a migliorare la gestione del servizio, e da queste prime esperienze è chiaro come in futuro sarà sicuramente fondamentale integrare nell’equipe figure professionali come ad esempio quella del mediatore culturale e dello psicologo».
L’ambulatorio sarà effettivamente operativo dopo la metà di settembre e si strutturerà a seconda delle esigenze che emergeranno e in base alla richiesta delle diverse realtà del territorio. La volontà è quella di capire l’efficacia degli interventi proposti, e di essere presenti dando una continuità e stabilità al servizio. L’ambulatorio si sposterà quindi sul territorio per raggiungere in giornate e momenti diversi i punti dove ce ne sarà più bisogno, in accordo con le altre organizzazioni già presenti in città, come ad esempio, il contesto della stazione e le Unità di Strada.
«Dopo più di un anno di preparativi e di avvenute collaborazioni – ha affermato Maurizio De Vitis, presidente dell’Assistenza Pubblica Parma – finalmente possiamo dire che: l’Ambulatorio Mobile della Pubblica ha cominciato la sua Mission. Il progetto ha visto impegnati vari attori che ringrazio, come Croce Rossa Parma con il suo ambulatorio fisso, Croce Gialla con il camper Ambulatorio e anche molte altre associazioni, che si sono sedute al tavolo della progettazione insieme con l’assessore Brianti e il Csv Emilia.
Il compito che i medici e volontari si prefiggono con l’Ambulatorio Mobile, è quello di intercettare bisogni sanitari delle persone fragili, ma non quello di sostituirsi alla sanità pubblica, semmai di fare da ponte orientando i bisogni, evitando anche eventuali richieste inutili presso il Pronto Soccorso cittadino.»